Con “Materia viva” si discute di economia circolare e Raee

MATERIA VIVA, il primo docufilm dedicato al tema dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e dell’economia circolare, arriva a Roma, all’istituto universitario ISIA Roma Design.

Prodotto da Libero Produzioni in collaborazione con Erion WEEE, il principale consorzio che in Italia si occupa della gestione dei RAEE, Materia Viva, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Università e della Ricerca racconta il rapporto di tutti noi con la tecnologia e con i dispositivi elettronici giunti a fine vita, mettendo in luce anche le potenzialità che – in ottica di economia circolare – possono derivare dal corretto conferimento e dal riciclo di questo tipo di rifiuti.

Per farlo mette al centro del racconto le testimonianze di personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport (da Susan Sarandon a Irene Grandi, da Carlo Conti a Federica Pellegrini, da Francesco Arca ad Alessandro Del Piero e molti altri) che spiegano il loro rapporto con la natura e il loro impegno per la tutela ambientale e il riciclo delle risorse.

A questo link il trailer di Materia Viva.

SCHEDA DEL DOCUFILM: MATERIA VIVA, il docufilm prodotto da Libero Produzioni in collaborazione con Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion che si occupa della gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, inizia e si chiude non a caso con un omaggio  Piero Angela e con una sua riflessione sul rapporto tra esseri umani, tecnologia e ambiente. MATERIA VIVA, che ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Università e della Ricerca, è tra le iniziative più importanti del programma di comunicazione “DireFareRAEE” promosso da Erion WEEE per sensibilizzare gli italiani sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e dei RAEE.
Scritto da Andrea Frassoni e Marco Falorni, che ne hanno curato la regia insieme a Stefania Vialetto, è stato trasmesso su RAI TRE il 31 agosto e sarà disponibile fino a fine anno su RAIPlay. Nei prossimi mesi sarà messo a disposizione gratuitamente degli istituti scolastici di tutta Italia con l’obiettivo di coinvolgere anche le giovani generazioni su questi temi, sempre più importanti.
Girato tra Italia, Spagna e Stati Uniti tra fine 2022 e inizio 2023, il docufilm vuole raccontare in maniera semplice e diretta il rapporto di tutti noi con i nostri amati dispositivi elettrici ed elettronici al momento in cui questi giungono al loro fine vita, mettendo in luce anche le potenzialità che – in ottica di economia circolare – possono derivare dal corretto conferimento e dal riciclo di questo tipo di rifiuti. Per farlo, sceglie una modalità “pop”, ponendo al centro della narrazione non solo i volti e le voci di esperti, ma anche quelli di personaggi di spicco del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, italiani e internazionali. A loro, il compito di guidare lo spettatore alla scoperta delle buone pratiche del riciclo dei RAEE e grazie ai loro racconti spiegare come proprio attraverso i piccoli gesti ognuno di noi possa – e debba – contribuire concretamente a costruire un futuro più sostenibile.
Un percorso che attraversa tutte le fasi di vita di questi prodotti e che si sviluppa grazie al contributo dei tanti talent che hanno voluto partecipare al progetto: da star internazionali come Susan Sarandon e Shailene Woodley, che parlano della necessità di mettere la sostenibilità e la tutela ambientale al centro non solo delle scelte politiche, ma anche dei comportamenti di ognuno di noi, a star nazionali come Carlo Conti e Sonia Peronaci.
Da Alessandro Del Piero e Federica Pellegrini, con una riflessione sul loro rapporto con l’ambiente e l’importanza di una sempre maggiore consapevolezza delle proprie azioni, a Francesco Arca e Irene Grandi, che hanno aperto alla cinepresa i loro cassetti colmi di RAEE “dimenticati”. Un fenomeno comune, confermato anche dalle indagini del content creator, Marcello Ascani, che è entrato nelle case degli Italiani alla ricerca di queste “miniere urbane nascoste”.
Tra i temi affrontati anche il rapporto tra tecnologia e arte, con Jago e Vittorio Sgarbi, e la necessità di fare azioni concrete per l’ambiente, come sottolinea Tormento in un freestyle improvvisato “L’ha imparato mio figlio alla scuola elementare, la prima regola: impara a riciclare”. E proprio la riflessione sui comportamenti umani è il focus dell’intervento di Francesca Fialdini. Nel ruolo invece della tecnologia, che con sguardo attento osserva quanto per noi umani sia facile “dimenticarla” una volta che non ci serve più, c’è invece Tamara Donà.
Ad accompagnare i racconti di questi personaggi anche tanti esperti che, da punti di vista diversi, spiegano perché il riciclo dei RAEE rappresenti non solo una necessità sempre più urgente, ma anche un vantaggio strategico e un’opportunità per l’economia.
A partire da Danilo Bonato, membro del Comitato Materie Prime Critiche UE: “I prodotti elettrici ed elettronici che utilizziamo quotidianamente hanno prestazioni avanzatissime, rese possibili dall’impiego di Materie Prime Critiche. Se pensiamo che sia importante ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di materiali critici da Paesi extraeuropei, rendendo più sicuro, sostenibile e competitivo il loro approvvigionamento, allora non ci resta che migliorare i tassi di raccolta dei RAEE e investire sul riciclo”.
Come illustra, infatti, la fisica climatologa Serena Giacomin si possono recuperare tantissimi materiali da un RAEE: “In uno smartphone, per esempio, ci sono ben 69 elementi della tavola periodica”. Lorenzo Tavazzi, Partner di The European House-Ambrosetti, racconta poi quale sarebbe il risparmio in termini di importazioni di Materie Prime Critiche se l’Italia riuscisse ad allinearsi ai target di raccolta dei best performer europei.
Un “beneficio” sempre più necessario in un contesto in cui, secondo quanto evidenzia anche l’attivista e giornalista Marica Di Pierri, “nei prossimi cinquant’anni se non cambia qualcosa avremo bisogno di tre pianeti per soddisfare la nostra domanda di materie prime”. Un paradigma distorto quello dei consumi che, come dicono gli esperti ambientali Emilio Cozzi e Mattia Teruzzi, è necessario trasformare dall’attuale “estraggo
– produco – consumo – butto” al “produco – uso – se posso riutilizzo altrimenti riciclo”.
Come spiega anche l’astrofisico Luca Perri: “Non bisogna essere catastrofisti, però bisogna sapere che siamo in debito con il nostro Pianeta”.
Non solo recupero di Materie Prime Critiche, ma anche sicurezza ambientale. A parlarcene è Francesco Di Tommaso, Pubblico Ministero della DDA di Milano: imparare a gestire correttamente questo tipo di rifiuti permette di contrastare i cosiddetti flussi paralleli, ossia l’intercettazione dei RAEE da parte di soggetti non autorizzati che non hanno minimamente a cuore il benessere del Pianeta, ma che agiscono unicamente per profitto economico.
Erion WEEE – Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche domestiche. Erion WEEE fa parte di Erion, il più importante Sistema multiconsortile no profit di Responsabilità Estesa del Produttore operante in Italia per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici e dei rifiuti di prodotti del tabacco. Erion WEEE rappresenta
attualmente oltre 2.100 aziende e ne garantisce l’impegno verso l’ambiente, l’economia circolare, la
ricerca e l’innovazione tecnologica.
Libero Produzioni – Marco Falorni crea LIBERO produzioni nel 2003 e, nello start up, si dedica alle produzioni di uno dei più importanti showman della televisione italiana Gianfranco Funari. Oggi LIBERO collabora con network italiani e non solo, ideando, scrivendo e realizzando documentari, docuserie, talk show, game show, adventure game, ducureality, cortometraggi, spot adv, video clip
e programmi per kids. Tra gli ultimi lavori il documentario FUNARI FUNARI FUNARI, il docureality IL
PAESE RITROVATO, UNICHE, LA RISPOSTA GIUSTA. LIBERO inoltre collabora e ha collaborato con
molte realtà del terzo settore tra queste Fondazione Umberto Veronesi, La Meridiana, Fondazione
Cariplo.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE