VITERBO – Acclamata da pubblico e stampa, la prima edizione del Festival della Tuscia – che si è svolta dal 3 all’ 8 dicembre 2022 – si è chiusa con i concerti sold out nelle ultime serate. Più di mille persone hanno applaudito gli oltre dieci musicisti del panorama nazionale e internazionale, come Beatrice Rana, orgoglio italiano del pianoforte in tutto il mondo, Giuseppe Gibboni, Andrea Obiso, Alessandro Carbonare per citarne alcuni. I musicisti hanno eseguito in sei serate, musiche di Ravel, Dvorak, Čajkovskij, Mozart, Piazzolla, Beethoven, Bach, Strauss, Castelnuovo Tedesco e molti altri, facendo suonare luoghi meravigliosi della Tuscia: dalla Basilica della Quercia, a Palazzo Giustiniani di Bassano Romano, incantando un pubblico attento e partecipe che ha puntualmente riempito le sale. Un successo che certifica la qualità di una manifestazione, voluta dall’assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo Vittorio Sgarbi, appena nata eppure già grande, premiata dalla stampa di tutta Italia che ne ha parlato con grande intensità.
Prodromi della versione estesa del festival, così come lo ha immaginato l’assessore Sgarbi, su cui si sta lavorando per il prossimo anno. Una “edizione zero” questa, che è rientrata nelle iniziative del neonato assessorato alla Bellezza, come le due esposizioni avviate a Viterbo, quella dedicata ai disegni preparatori per la Cappella Sistina di Michelangelo Buonarroti in dialogo con le opere di Sebastiano del Piombo e “Fakes. Il falso nell’arte da Annio a Omero”, rispettivamente visitabili al museo dei Portici e al centro culturale Valle Faul, con cui il festival è stato messo in rapporto grazie all’iniziativa “Condividi la Bellezza”, in virtù della quale è stato distribuito a ogni ospite delle serate musicali un coupon per una visita guidata gratuita alle opere di Michelangelo e Sebastiano del Piombo, col quale biglietto si può visitare gratuitamente l’altra mostra sui falsi dell’arte di Valle Faul.
“Ieri sera allo scoppio di applausi al termine dell’ultimo concerto ho finalmente ripreso a respirare normalmente” afferma il Maestro , direttore artistico del Festival: “Dopo tre mesi di lavoro incessante e sei giorni intensissimi, il primo progetto era concluso. A questo punto non posso che ringraziare tutti gli artisti che hanno deciso di lanciarsi e hanno dato vita a questa prima edizione: Beatrice Rana, Giovanni Andrea Zanon, Ettore Pagano, Andrea Obiso, David Romano, Raffaele Mallozzi, Luigi Piovano, Giuseppe Gibboni, Carlotta Dalia, Alessandro Carbonare Clarinet Trio, Sestetto Stradivari, Alessio Pianelli. Un ringraziamento speciale va a Vittorio Sgarbi, per la stima continua e fiducia assoluta nel sostenere questa iniziativa. Alla squadra che ha costruito un pezzo alla volta, insieme a me, tutta la struttura portante dell’iniziativa: Emanuele Ricucci, Giulia Vespoli, Riccardo Ronconi, Studio Fotografico Morselli, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio. A Gaia Vazzoler, per le splendide introduzioni all’ascolto. A tutti i comuni che ci hanno sostenuto: Comune di Viterbo, Comune di Bassano Romano, Comune di Sutri, Comune di Bolsena.
A Ciampi Pianoforti, per aver fornito due splendidi strumenti, in linea con la massima qualità che sempre contraddistingue quest’azienda.
Ai luoghi splendidi che ci hanno ospitato, Villa Giustiniani di Bassano Romano, Basilica Santa Maria della Quercia, Teatro San Leonardo, Museo di Palazzo Doebbing, Sala Regia a Viterbo, Palazzo Cozza Caposavi a Bolsena.
Alle oltre mille persone di pubblico intervenute nelle varie sere.
Ognuno di voi ha contribuito al bel risultato ottenuto in maniera determinante”