Concluso il Festival della scienza e della ricerca 2022

VITERBO- Mercoledì scorso, con una intera giornata dedicata ai temi della sostenibilità, si è chiusa l’edizione 2022 del “Festival della scienza e della ricerca” dell’Università della Tuscia. Oltre 150 ricercatrici e ricercatori hanno animato i diversi eventi, tutti molto apprezzati dal pubblico. In diversi casi, la necessità di spostare gli incontri in luoghi con capienza maggiore, è stato un fuori programma particolarmente gradito, che testimonia il successo dell’iniziativa. Molto suggestiva, come sempre, la “Notte europea dei ricercatori” durante la quale il personale docente, ricercatrici e ricercatori si sono resi disponibili nei vari stand appositamente predisposti per accogliere adulti e bambini. Grande partecipazione anche all’evento del 1° ottobre, “Esperimenti in cortile”, durante il quale studenti e studentesse di alcuni istituti superiori di Viterbo e provincia hanno guidato le persone presenti in un percorso fatto di semplici esperimenti scientifici.

“Anche quest’anno ci siamo emozionati nel vedere giovani, adulti, bambini e bambine riempire aule, sale e chiostri, finalmente tornati alla piena capienza, e gli altri luoghi che hanno ospitato gli eventi del festival, per conoscere il mondo della ricerca e di chi vi lavora” afferma Ines Delfino, delegata del Rettore al coordinamento delle iniziative del festival precisando che “quasi 2000 persone hanno partecipato agli eventi del festival, includendo coloro che hanno seguito gli eventi in diretta streaming”. Molto soddisfatto il Rettore, Stefano Ubertini, che ringrazia in particolare i docenti e le docenti delle scuole che come sempre hanno dato un importante contributo nel coinvolgimento degli studenti e delle studentesse nelle diverse iniziative. “Continuiamo a lavorare per accrescere questo dialogo, iniziato oramai sette anni fa, su Scienza e Ricerca, con studentesse, studenti e con tutta la cittadinanza” questo l’auspicio del Rettore, condiviso da tutti. Appuntamento al prossimo anno, per l’edizione 2023.

 

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