VITERBO – Si è concluso con successo il week-end di Formazione su Campo organizzato dalla Scuola Biennale di Alta Formazione in Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale (SAG) e promosso dal Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici (CSC) di Viterbo. Durante le giornate di sabato 14 e domenica 15 settembre 2024, gli studenti hanno esplorato alcune delle meraviglie culturali della Tuscia. Un percorso di formazione pratico e itinerante che si è svolto tra Viterbo e Vulci.
Gli allievi accompagnati dal Direttore SAG del CSC, Dott. Andrea Natali e dai Tutor didattici Dott.ssa Emanuela Cipriano e Dott. Giancarlo Piccolo, hanno applicato in prima persona le conoscenze teoriche acquisite durante il corso, confrontandosi direttamente con la realtà della tutela e valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale e immateriale e, delle attività di prevenzione dei crimini a esso collegati.
Il programma formativo ha avuto inizio nella città di Viterbo, dove i partecipanti hanno potuto visitare luoghi di rilevante importanza storico-archeologica. La prima tappa è stata il Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz, dove la Direttrice, Dott.ssa Sara De Angelis ha accolto il gruppo, illustrando la storia della Rocca e il ricco allestimento museale, che conserva reperti etruschi di inestimabile valore. Successivamente, gli allievi si sono recati all’Archivio Storico Diocesano, all’interno del Palazzo dei Papi, dove, sotto la guida del Direttore Scientifico prof. Luciano Osbat del Centro Diocesano di Documentazione per la Storia e la Cultura Religiosa, hanno avuto l’opportunità di consultare documenti e materiali archivistici di grande unicità. Infine, al Museo della Ceramica della Tuscia, i partecipanti guidati dagli esperti messi a disposizione dalla Fondazione Carivit, grazie ad una collaborazione posta in essere, hanno potuto approfondire le tipologie di ceramiche prodotte nell’Alto Lazio dal XIII al XIX secolo.
La formazione è proseguita a Vulci, nel cuore del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci, sotto la guida del Direttore Scientifico della Fondazione Vulci, Dott. Carlo Casi. Qui, gli allievi hanno visitato il parco archeologico visitando gli scavi, le tombe depredate dai tombaroli e le sfide della prevenzione dei Crimini contro il Patrimonio Culturale.
“La SAG, parte del Centro per gli Studi Criminologici (CSC), rappresenta un percorso formativo biennale di eccellenza, il primo in Italia e riconosciuto anche a livello europeo. La Scuola, infatti, forma professionisti capaci di operare nel settore della tutela del patrimonio culturale, preparandoli a rivestire ruoli chiave come Periti, Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) e Consulenti Tecnici di Parte (CTP), oltre che collaboratori ausiliari della Polizia Giudiziaria. Inoltre, gli allievi della SAG acquisiscono competenze trasversali utili in ambito giudiziario ed extragiudiziario, dalla consulenza a magistrati e avvocati, all’intervento a fianco delle istituzioni e delle forze dell’ordine”, spiega Marcello Cevoli, Presidente del CSC.
“La Formazione su Campo è un momento didattico molto importante per i nostri studenti” spiega Dott. Andrea Natali, Direttore della SAG aggiungendo “oltre a vedere in prima persona come vengono svolte le attività, hanno modo di sviluppare anche un metodo critico approfondito. Requisito fondamentale per la loro formazione professionale”.
La formazione offerta dalla SAG si basa su un modello blended learning, che combina lezioni online con attività pratiche in presenza. Nel corso dei due anni, sono previsti seminari e workshop di approfondimento che integrano le conoscenze teoriche con l’esperienza sul campo. Al termine del percorso, viene rilasciato un Attestato di Frequenza ufficiale, che certifica il titolo di “Esperto in Archeologia Giudiziaria®”