Confael: lavoro, rispetto, giustizia sociale, legalità e meritocrazia al centro del terzo congresso provinciale

di DIEGO GALLI –

Si è tenuto questa mattina il 3° Congresso Provinciale della Conf.A.E.L. di Viterbo. Lo slogan dell’evento, ribadito dal Segretario Nazionale Sanità Egidio Gubbiotto, è stato “Lavoro, rispetto, giustizia sociale, legalità e meritocrazia”.

Questi, per i rappresentanti di Confael, “gli elementi essenziali per la dignità umana”, gli unici in grado di farci uscire da quella che Gubiotto ha definito come una “situazione drammatica”, riferendosi all’attuale crisi economico-sociale causa dalla pandemia Covid19. “Il nostro appello – ha dichiarato il Segretario nazionale – è diretto alle forze politiche locali di ogni pensiero. Il nostro, quello del Viterbese, è un territorio prevalentemente agricolo, che non viene sufficientemente valorizzato dai rappresentanti di ogni partito”.

Per Gubbiotto, infatti, le risorse che ogni Comune della Tuscia dovrebbe valorizzare, creando anche una collaborazione bipartisan, sono quelle del turismo e dell’artigianato. “Il turismo, insieme all’artigianato non sono abbastanza presi in considerazione – ha proseguito – I giovani dovrebbero essere formati per far resuscitare quelle piccole attività che sarebbero in grado di valorizzare e far tornare a vivere i magnifici centri storici del Viterbese. Fabbri, calzolai, tessitori… sono solo alcuni esempi di lavori artigianali che potrebbero contribuire ad aumentare l’occupazione, ma sono ormai tipologie di lavoro che stanno andando scomparendo”. Riguardo ai giovani, Gubbiotto ha posto accento anche sulla necessità di insegnare loro (e alle loro famiglie) il valore del rispetto.

“Dobbiamo tornare a insegnare il rispetto, non solo nelle scuole, dove purtroppo sono sempre più frequenti casi di bullismo, ma anche nelle famiglie, perché se un ragazzo si comporta da bullo nei confronti dei suoi compagni, allora anche i suoi genitori hanno delle gravi responsabilità”. Tra le altre colonne portanti del congresso provinciale, quella della legalità ha spinto il pubblico presente a riflettere su alcuni fatti recenti.

“È allucinante, in Italia, trovare per strada criminali che hanno provocato la morte di centinaia di persone”. In questo caso, il segretario va riferendosi al termine della reclusione del boss mafioso Giovanni Brusca, reo confesso di 150 omicidi, di aver sciolto un bambino nell’acido e di aver “attivato” la tristemente nota strage di Capaci.

Allo stesso modo, Gubbiotto ha provato indignazione per la “totale indifferenza da parte di molti partiti, movimenti e associazioni nei confronti della scomparsa della giovane pakistana Saman Abbas”. “Dove sono le fiaccolate e i movimenti arcobaleno? Perché nessun esponente di certi partiti si esprime in merito alla scomparsa e alla probabile morte di questa giovane ragazza alla quale non è stato permesso di essere libera dalla propria famiglia?”. L’ultimo dei temi trattati, invece, quello della meritocrazia, ha permesso al segretario di Confael di tornare su uno dei suoi temi più discussi, quello della situazione ASL di Viterbo. Per Gubbiotto, la meritocrazia in questo ambiente sarebbe totalmente assente. “Come se non bastasse – ha concluso Gubbiotto – durante i mesi più duri della crisi Covid, a Viterbo mancavano ben 270 infermieri. Oggi la situazione è ancora tragica, ne mancano 150 e vi sono innumerevoli problemi di demansionamento per quanto riguarda molte figure professionali, come gli OSS, costretti a fare gli ausiliari”. “A Viterbo se sei bravo te ne devi andare via, sei scomodo”, ha aggiunto Gubbiotto, accennando al fatto che i giochi sarebbero gestiti ormai dall’appartenenza politica e non più dalla meritocrazia.

In occasione del congresso, e alla presenza del sindaco di Viterbo Giovanni Arena e degli assessori al Turismo e al Sociale, rispettivamente Marco De Carolis e Antonella Sberna, il segretario e gli altri rappresentanti del sindacato hanno donato due carrozzine elettriche al Comune di Viterbo. “Un gesto simbolico – come è stato definito dal presidente del congresso Alberto Raggi – ma anche concreto, che vuole fornire un incentivo al turismo locale. Quando il lavoro di squadra si concretizza, si trasforma in qualcosa di estremamente utile per tutta la comunità”. Immancabili i ringraziamenti dell’amministrazione, che ha confermato come il Comune di Viterbo continuerà a impegnarsi per superare le barriere architettoniche che pongono dei limiti ai turisti e ai cittadini con disabilità. “Un primo passo – ha ricordato l’assessore Antonella Sberna – è stato quello dell’installazione di una pedana d’accesso per disabili e carrozzini a Porta Romana”.

 

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