Confael sul Pronto Soccorso di Belcolle

VITERBO- Riceviamo da Egidio Gubiotto della Confael e pubblichiamo: “Ho avuto modo, personalmente, di trovarmi presso il Pronto Soccorso dell’ ospedale di Belcolle avendo conferma dell’elevata professionalità di tutti gli Operatori Sanitari, (Infermieri, Medici, O.S.S.,ecc.), ignorando la solita “pecora nera” presente ovunque e in tutte le professioni.
Quello che mi ha colpito e confermato la mia vecchia convinzione, è l’inadeguatezza della struttura, nata per dare risposta ad un certo numero di utenti che, a causa delle scellerate scelte della Regione Lazio e della Direzione strategica della A.S.L. di Viterbo, chiudendo alcuni pronto soccorso periferici come Montefiascone e Ronciglione con l’unica soluzione di creare il caos presso Belcolle.
E’ umiliante, in un contesto di oltre 50 barelle con paziente, lungo il corridoio, sentire l’O.S.S. affermare: “Non trovo posto per parcheggiare” e dopo un po’ se ne libera uno.
Stai lì con la tua sofferenza e ti senti come una macchina da rottamare, comprendendo l’amarezza di quell’OSS che sta cercando di darti conforto.
Ma i politi viterbesi, tutti amici di D.&D.? Dove stanno? Tolto il “gestore invisibile” ma noto a tutti, forse primo responsabile dell’attuale gestione sanitaria viterbese.
L’unica fortuna è la grande professionalità degli Operatori Sanitari che, nonostante la disorganizzazione riescono a soddisfare le esigenze dei cittadini.
Tornerò a Belcolle perché ho vissuto l’inizio della sua entrata in funzione senza passerelle o tappeti rossi, come invece avviene attualmente per inaugurare «scatole vuote” che tali restano”.

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