Confagricoltura Viterbo-Rieti: se sarà necessario interverremo con azioni legali

VITERBO – Credo che rappresentare gli agricoltori voglia anche dire assumersi responsabilità ed essere pronti a censurare, qualora ce ne fosse bisogno, comportamenti o abitudini della nostra categoria pericolose per l’ambiente e chi ci vive.

Credo inoltre che, chiunque riceva un mandato per rappresentare qualcuno, a maggior ragione chi assume incarichi pubblici di un certo rilievo, debba improntare la sua condotta su equilibrio, competenza e serietà, affinché il suo lavoro dia frutti e sia apprezzato. Valori che, almeno nei giorni scorsi, l’assessore del Comune di Ronciglione Sergio Orlandi, non mi pare abbia evidenziato.

Le sue dichiarazioni (Corriere di Viterbo del 18 agosto) in merito alla comparsa di una “striscia di bava bianca” sulle acque del lago di Vico, che sarebbe il risultato dei pesticidi “sparsi a rotta di collo” dagli agricoltori di Caprarola, sono avventate, non basate su nessuna prova e soprattutto facilmente confutabili, anche senza bisogno di riscontri scientifici, che peraltro invitiamo a fare ogni qual volta ci si trovi di fronte ad una possibile situazione di pericolo per l’ambiente.

I nocciolicoltori non usano infatti da almeno quaranta giorni agrofarmaci (peraltro autorizzati dalla legge) e pure ipotizzando che ci possa essere una sostanza tra di essi con tale persistenza, come sarebbe stata veicolata nel lago, vista la totale assenza di piogge che abbiamo dovuto purtroppo riscontrare fino a pochissimi giorni fa?

Oltretutto qualsiasi correlazione tra fenomeni di questo genere non dovrebbe essere frutto di un’opinione, (ancora più grave il fatto che sia stata esternata da parte di un pubblico amministratore) ma il risultato di un prelevamento, di un campionamento e di una sua successiva analisi. Tutto il resto sono congetture, credenze, chiacchiere che, purtroppo, nessun valore scientifico hanno. Certamente, in mancanza di dati, è possibile fare altre ipotesi, forse meno peregrine, visto appunto che piogge fino a dopo Ferragosto non si sono viste, ma che sulle rive del lago di Vico invece e per fortuna erano visibilissimi tanti turisti e bagnanti.

Inoltre è proprio l’assessore Orlandi che, nello stesso articolo, parla di una rete fognaria in via di realizzazione alla quale “si allacceranno le attività della zona”. È possibile che, visto l’affollamento dei giorni scorsi, qualche cosa non abbia funzionato correttamente?

Che la schiuma non fosse composta di agrofarmaci ma di sostanze organiche, o magari di semplici detersivi o tensioattivi e che comunque non essendosi nessuno premurato di fare un campione, tutto può essere e anche il suo contrario?

Rimane il fatto che puntare il dito di continuo sugli agricoltori ed in particolare sui nocciolicoltori, accusandoli a prescindere di qualunque cosa succeda, oltre a lederne la credibilità e la reputazione sociale, è ingiusto e fomenta contrapposizioni che stanno originando una accesa conflittualità, in particolare sui Cimini.

Con questo episodio, comunque, si è superato quel limite oltre il quale ci riserviamo di intervenire con ogni azione legale conseguente, per difendere la nostra categoria da chi pensa di usarci come pretesto per ottenere visibilità, o per scaricare eventuali responsabilità.

Spero che l’assessore Orlandi non faccia parte di queste schiere e dimostri di essere un amministratore e una persona di buon senso, rivedendo le sue convinzioni su quanto accaduto sulle acque del lago nei giorni di Ferragosto, anche alla luce del contributo da noi qui riportato.

Remo Parenti Presidente Confagricoltura Viterbo-Rieti

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