Confesercenti, commercio ambulante: domani manifestazioni in tutta Italia per chiedere interventi immediati

ROMA – Domani , mercoledì 7 aprile a iniziativa nazionale di Confesercenti ANVA in tutte le regioni, nei confronti di tutti i Commissari di Governo (Prefetti) e del potere politico tramite presidi e la consegna di un documento di rivendicazioni.

La nostra giornata di protesta è denominata “PORTIAMO LE IMPRESE FUORI DALLA PANDEMIA” e comunicata da tempo al governo, alle istituzioni per la sicurezza e financo alla Presidenza della Repubblica. Il coordinamento Anva della Confesercenti di Viterbo domattina consegnerà il documento al Prefetto.  “Chiediamo urgentemente la riapertura del comparto e la garanzia di ristori veri ed immediati finché la situazione non si stabilizza – si legge nel documento- Bisogna far vivere gli ambulanti. Non è più sostenibile aprire e chiudere ad intermittenza, così non è possibile fare impresa. Qualunque attività imprenditoriale ha bisogno di programmare, sia per la gestione dei dipendenti, che per l ’approvvigionamento delle merci e l’organizzazione della struttura. Per i periodi di obbligo di chiusura non sono arrivati sostegni adeguati ed immediati che potevano garantire la sopravvivenza dell’impresa. E’ evidente che se perdura questa situazione i sostegni debbono continuare, al fine di non distruggere un patrimonio di imprese ambulanti , che è tipico della cultura e della storia della nostra nazione. Teniamo conto che da inizio 2020 ad oggi hanno chiuso o cessato 15600 attività. Al fine di favorire la ripartenza , dopo una situazione così drammatica che ha messo a dura prova la resistenza delle attività, è necessario prevedere dei prestiti fino a 30000 euro, con la garanzia dello Stato da restituirsi a partire dal quarto anno dalla erogazione. Siamo consapevoli come l’ unica arma veramente efficace, al di là del rispetto delle regole di sicurezza, siano i vaccini . La gestione della distribuzione dei vaccini ad oggi è risultata poco organizzata e distorta da alcuni comportamenti regionali, che anziché favorire gli anziani o le categorie con patologie maggiori , hanno favorito categorie o privati che non erano prioritarie. Chiediamo quindi di migliorare la distribuzione affinché le attività possano ripartire e la popolazione ritorni alla normalità. L’allegato 23 al DPCM 2 marzo 2021 consente, anche in zona rossa il commercio al dettaglio “ambulante itinerante” e nel commercio fisso oltre che la vendita di prodotti alimentari e fiori, anche di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati ma incredibilmente, non permette la vendita dei beni di prima necessità agli operatori che esercitano all’interno dei mercati, né “al chiuso” né all’aperto Tutto ciò genera confusione ed incomprensione oltre che ingiustizia”.

“Quella del commercio ambulante – dichiara Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e membro della presidenza nazionale – è una situazione molto grave che riguarda anche nella Tuscia molti operatori e ricade sull’economia delle loro famiglie. Sono necessari interventi immediati per far fronte ad un pesante passivo che, come più volte è stato evidenziato, pesa enormemente sugli operatori del settore. Per questo, come nel resto d’Italia, il coordinamento dell’Anva anche a Viterbo consegnerà il documento al Prefetto”.

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