di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Sono stati consegnati questo pomeriggio, presso lo spazio Lazio Innova di valle Faul, i diplomi ai ragazzi dell’associazione “Zucchero Filato” ed “Eta Beta”, che hanno partecipato al corso riconosciuto della Regione Lazio di stampa in 3 D. A spiegare come nasce questo progetto è Fabio Barzellotti, segretario nazionale della Confael disabilità, che afferma: “Mi è capitato di conoscere Maurizio Sabatini, responsabile Lazio Innova che mi ha illustrato le loro progettazioni ed ho anche visto i macchinari che hanno. Gli ho chiesto, quindi, se con l’associazione Zucchero filato e con i ragazzi dell’Eta Beta potevamo realizzare un corso di stampa 3D. Lui ha acconsentito e così abbiamo svolto quattro lezioni da due ore ciascuna a cui hanno


partecipato quattro ragazzi dell’Eta Beta e altrettanti di Zucchero filato. Hanno realizzato delle stampe tra cui il portachiavi del pellegrino”. Questo pomeriggio, quindi, gli otto partecipanti hanno ricevuto il meritato attestato di partecipazione. Gli organizzatori sperano di poter replicare questo corso che ha avuto tanto successo. Barzellotti puntualizza che le finalità di questo progetto sono quelle di qualificare i ragazzi ad un lavoro, renderli partecipi ed includerli nella società. Infatti, in ambito turistico, potrebbero realizzare oggettistica e gadget ed, inoltre, tutto ciò potrebbe essere un veicolo anche pubblicitario per la città ed al tempo stesso che rende occupati questi giovani. “Senza avviare bandi da milioni di euro- prosegue Barzellotti – siamo riusciti a fare piccole cose con la massima resa”. I ragazzi che hanno svolto il corso di stampa 3 D, tra l’altro, gestiscono anche l’accoglienza del pellegrino nel quartiere di San Pellegrino, presso la sede dell’associazione “Amici della via Francigena”. Oltre agli attestati i partecipanti hanno ricevuto anche una maglietta con il logo dell’associazione “Zucchero filato”.
Questi i nomi dei premiati: Lorenzo Bracone, Massimo Dottori, Camilla Perugi, Claudio Farisei Faccenda, Loretta Farisei, Miranda Capocecera, Giulia Labella e Simone Salcini.