Consigli comunali di Acquapendente e Proceno: nel primo si intitola una via a Nilde Iotti, nel secondo si boccia la proposta per Bettino Craxi

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo: “Consigli Comunali di Acquapendente e Proceno fanno rima con modalità diverse di celebrare due personaggi politici della nostra Repubblica oramai deceduti da anni: Nilde Iotti e Bettino Craxi. Alla prima il Comune di Acquapendente intitolerà una via nella area di lottizzazione Località Fiorita : “Vogliamo celebrarla”, sottolinea il Sindaco Dottor Angelo Ghinassi, “in quanto prima politica italiana donna nella storia dell’Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato: la Presidenza della Camera dei Deputati”. Delusione per il rappresentante di minoranza al Comune di Proceno Dottor Francesco Battistoni e per gli aquesiani che ogni anno si recano ad Hammamet per celebrare la giornata del decesso del famoso statista. Perché il Consiglio comunale di Proceno vota a maggioranza il rifiuto di assegnargliela : “Questa Amministrazione”, ha sottolineato nel suo intervento il consigliere Alessandro Pifferi, “ ha istituito un riconoscimento ai personaggi che si sono distinti nella comunità Procenese chiamandola ‘memoria storica’ ed intitolando loro Piazza, Campo sportivo o Sala Consiliare. Scegliere quindi di intitolare una strada o una piazza ad un politico come Bettino Craxi lo trova totalmente fuori luogo, proprio perché nulla ha a che vedere con Proceno. Anche se un politico di spicco degli anni 80/90, è morto da condannato e latitante. Dalle sentenze dei tribunali si rileva che i conti di Craxi servivano alla realizzazione di interessi economici propri oltre ad essere senza alcun dubbio responsabile come ideatore e promotore di apertura di conti che non erano a servizio del PSI ma trattati separatamente dai suoi fiduciari. Chi ha vissuto quegli anni non può dimenticare il lancio delle monetine dall’hotel Raphael di Roma. Craxi fu classificato come simbolo più importante del malcostume e della corruzione diffusa in Italia. E a mio parere chiedere di intitolargli una strada o una piazza rappresenta anche un insulto a tutte le persone oneste e a tutti i sostenitori suoi e del partito socialista di quegli anni”.

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