di REDAZIONE-
VITERBO- Nella seduta del consiglio comunale di ieri è stato pronunciato un netto “no” all’ampliamento della discarica di Monterazzano. L’ordine del giorno presentato da Viterbo2020, il partito della sindaca Frontini, è stato approvato all’unanimità con il sostegno di vari partiti, tra cui Fratelli d’Italia, Lega, Partito Democratico, Viterbo Cresce e Viterbo dei Cittadini. L’unico assente è stata Luisa Ciambella del partito Per il Bene Comune.
Tanto il centrodestra quanto il centrosinistra hanno adottato la posizione fortemente contraria espressa dalla sindaca Frontini. Sebbene siano state apportate alcune modifiche al testo originale per renderlo accettabile per la minoranza, il documento in sostanza rimane simile all’iniziale proposta. Il testo stabilisce che il Consiglio dà mandato al sindaco e alla giunta di prendere ogni misura per contrastare i conferimenti di rifiuti da parte di altri Ato (Ambito territoriale ottimale) alla discarica di Viterbo.
Un emendamento del centrodestra ha portato a una modifica riguardo la possibilità di un referendum. Frontini spiega che dopo il periodo emergenziale, che dura circa un mese, verrà valutata la possibilità di indire un referendum su questo tema. Poiché il tempo per cambiamenti significativi entro settembre è limitato, si sta considerando la possibilità di un voto referendario entro ottobre.
Frontini si è mostrata soddisfatta dell’unanimità raggiunta e ha commentato che l’obiettivo comune è la difesa di Viterbo da questo problema persistente. La prima cittadina ha sottolineato che l’accordo consente di portare una voce unanime in Regione per affrontare la questione.
Altri consiglieri, come Laura Allegrini di Fdi e Alvaro Ricci del Pd, hanno espresso apprezzamento per l’unanimità raggiunta nel respingere l’ampliamento della discarica. Allegrini ha ringraziato il consigliere regionale Daniele Sabatini per il suo sostegno attivo. Ricci ha sottolineato l’importanza di continuare l’impegno in Regione per affrontare la questione dei rifiuti, evitando ulteriori penalizzazioni per gli impianti virtuosi come quello di Viterbo.
