Consiglio comunale di Viterbo: ordine del giorno di condanna ai fatti di Roma e solidarietà alla CGIL e alle forze dell’ordine

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo da parte della consigliera comunale del Pd Luisa Ciambella il testo dell’ordine del giorno che pochi minuti fa il consiglio comunale di Viterbo ha approvato all’unanimità. “Il voto unanime ha mostrato una compattezza del Comune tutto che ha condannato i gravi fatti dello scorso sabato a Roma ad opera di gruppi di estrema destra – ha

commentato Ciambella – L’ordine del giorno nello specifico ha impegnato  il Consiglio a condannare le violenze che si sono registrate sabato scorso nella capitale e l’attacco fascista alla della Cgil, ha espresso vicinanza alla Cgil e a tutti i sindacati che ogni giorno sono in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori. E ancora il consiglio, si è impegnato a mobilitarsi e testimoniare fermamente il  fermo no alla violenza e la  ferma condanna ad ogni rigurgito fascista. Senza nessun cedimento o sottovalutazione perché la democrazia e la pace sociale non devono mai essere messe in discussione da alcuno ma difese da ogni Istituzione ad ogni livello sempre.

Ordine del Giorno
Oggetto: Condanna netta del Consiglio comunale di Viterbo agli attacchi squadristi ai danni della CGIL nazionale di sabato 9 ottobre 2021 a Roma. No ad ogni forma di violenza, no a minimizzare ogni rigurgito fascista.

Quanto accaduto sabato scorso a Roma durante la manifestazione “No Green Pass”, degenerata in atti di violenza e vandalismo, fino all’assalto alla sede della Cgil, richiede una presa di posizione chiara e netta da parte del Consiglio comunale di Viterbo. Oltre al messaggio di condanna già partito dai massimi rappresentanti dello Stato e dalle più alte sedi istituzionali, è necessario che questa assise faccia sentire la propria voce, senza e senza ma, contro episodi che rappresentano un attacco diretto alla nostra democrazia. E quindi alla libertà di tutti noi.
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha parlato a questo proposito di una “azione squadrista e fascista”, “una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”. Parole che condivido. Come condivido a pieno la richiesta di sciogliere l’organizzazione neofascista Forza Nuova, i cui vertici tra cui il leader Roberto Fiore sono stati arrestati a seguito degli scontri di sabato. Istanza già tradotta dai parlamentari del Pd in una mozione aperta a tutto il parlamento, peraltro già sottoscritta da parlamentari di gruppi politici diversi.
Sabato scorso, oltre alla sede della Cgil, abbiamo visto anche l’assalto al pronto soccorso dell’Umberto I e il tentativo da parte dei facinorosi di raggiungere le sedi istituzionali, attacco fallito grazie all’opposizione delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, che negli scontri hanno riportato numerosi feriti. A loro va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.
Si parla adesso di una operazione studiata a tavolino. “Un piano nero contro le città”, così titolava ieri il quotidiano La Repubblica in prima pagina. “Roma – riporta un articolo – doveva essere solo il primo step, la prima tappa di un tour guidato dai neofascisti in altre città d’Italia dove esportare furore e devastazione”.
Va ricordato, che Forza Nuova in passato ha organizzato eventi anche nella nostra provincia. A Marta nel 2006 si svolse il cosiddetto “campo d’azione”, il raduno annuale del movimento di ultradestra con la partecipazione di formazioni estremiste di mezza Europa. E che nel 2015 Forza Nuova rivendicò l’affissione di alcuni cartelli fuori dalle sedi dei comuni di Viterbo e Montefiascone contro il ddl per la cittadinanza per i minori stranieri. Mentre anche in anni più recenti lo stesso Fiore è stato attivo nel nostro territorio in occasione di campagne elettorali.
Con l’ordine del giorno, si chiede di impegnare il Consiglio a condannare le violenze che si sono registrate sabato scorso nella capitale e l’attacco fascista alla della Cgil, a esprimere vicinanza alla Cgil e a tutti i sindacati che ogni giorno sono in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori. Si impegna il consiglio a mobilitarci e testimoniare fermamente il nostro fermo no alla violenza e la nostra ferma condanna ad ogni rigurgito fascista. Senza nessun cedimento o sottovalutazione perché la democrazia e la pace sociale non devono mai essere messe in discussione da alcuno ma difese da ogni Istituzione ad ogni livello sempre”.

 

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