di REDAZIONE-
VITERBO- Al consiglio comunale di ieri, il capogruppo del Pd, Alvaro Ricci ha portato all’attenzione la questione dell’hub vaccinale che si sarebbe dovuto fare presso la palestra di Santa Barbara, annunciato dal primo cittadino e poi non più portato a termine. Per l’hub, ha evidenziato Ricci, “non si è sentita una voce dalla sua stessa maggioranza a sostegno dell’iniziativa”. Per la concessione, Ricci sottolinea che si sarebbe dovuti passare per una delibera di giunta, mai votata. Il sindaco è, invece, passato per l’ordinanza senza concordarla neanche con la Asl, “altrimenti le avrebbero detto che non andava bene” – ha aggiunto Ricci. Per il capogruppo del Pd, quindi, “l’amministrazione ha fatto perdere tempo alla Asl”. Infatti, dopo un confronto con il manager della Asl, Donetti, il progetto è stato abbandonato. La minoranza del resto aveva da subito evidenziato le criticità essendo la palestra di Santa Barbara ancora in fase di ultimazione, mancando gli allacci elettrici, l’acqua. “Se avete chiesto una potenza di 50 chilowatt quanto è l’assorbimento dell’impianto di climatizzazione? E’ idonea a quell’impianto? Al 99 per cento io dico no – incalza Ricci – Io non so perché i tecnici non ti hanno sollevato il problema sindaco, visto che non potevano consentire l’agibilità di quella palestra a quel fine. Quando ho sentito dire che Marini ha trovato la copertura per il pavimento, ovvero materialmente la struttura per proteggere quel pavimento, ho evidenziato come quella pavimentazione, anche se donata, la pubblica amministrazione la può accettare soltanto con un atto che io non ho visto. C’è una trafila per fare tutto. Poi c’è il punto della trasparenza. Chi l’ha fornita? Poi lei sindaco ha dichiarato che la prossima settimana, ovvero questa, la palestra sarebbe stata pronta. Ho lasciato perdere, ma su quella storia l’unico obiettivo è stato quello di far perdere tempo per trovare locali idonei per un hub che serve eccome, nonostante la campagna vaccinale proceda”. Poi Ricci ha aggiunto, sempre rivolgendosi al sindaco: “Quando ti esponi, davanti a dei problemi passi al dileggio, visto che mi hai definito “zombi” e falso. Preferisco zombi, ma falso no. Io non dico menzogne a meno che tu non me lo dimostri”.