Consiglio comunale, parte con dei problemi tecnici la seduta per l’approvazione del bilancio, l’intervento della consigliera Ciambella

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Parte con difficoltà  il consiglio comunale di questa mattina per l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2022. Dopo una lunga interruzione dovuta a dei problemi tecnici di collegamento del consiglio comunale in streaming, alle 12,14 si è nuovamente fatto l’appello. il presidente del consiglio Stefano Evangelista ha indicato l’ordine dei lavoro stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Si procederà, quindi, con la  trattazione degli emendamenti in ordine cronologico in virtù della presentazione al protocollo con un metodo che consente a tutti i gruppi di intervenire con due emendamenti alla volta. Per i lavori del consiglio comunale, visto che si sono protratti con gli orari, pausa pranzo alle 13,10,per poi riprendere i lavori alle ore 15. Ha aperto i lavori la consigliera Luisa Ciambella (Pd): “Condivido con i colleghi dei dati  sulla pandemia nella nostra città, che, grazie a volontari, medici e professori universitari sono riuscita a mettere. Voglio iniziare con questi dati perché entriamo nel cuore del bilancio e questa secondo me è la preoccupazione che dovrebbe emergere da questo documento di bilancio. Sono preoccupata come cittadina, mamma, amministratore per la drammaticità di questi dati. Da questo lavoro chiaramente emerge che negli ultimi 10 giorni la diffusione del contagio da Covid 19 si è incrementata oltre il 150%. I contagi nella nostra provincia superano i 1000 casi di cui a Viterbo 670. Considerando che Viterbo rappresenta poco più del 20% della popolazione significa che la nostra città rappresenta circa il 60% dei contagiati.  L’indice RT cioè l’indice di trasmissibilità ha superato quota 2. Ricordo a me stessa che durante il lock down quando registravamo 1000 morti al giorno l’RO a quei tempi, cioè l’indice di trasmissibilità prima delle misure di contenimento, arrivò a 3. Il 60% dei contagi si trova nella nostra città, oltre il 30% dei casi non è riconducibile a focolai, 30 persone su 100 non sanno dove si sono contagiati. Ma l’aspetto ancora più preoccupante è il rapporto tra i pazienti Covid asintomatici e quelli sintomatici che arriva sostanzialmente ad eguagliarsi, 1 a 1. Ciò significa che senza il tracciamento a tappeto dei pazienti asintomatici il rischio di contagio da asintomatico è estremamente significativo. Quindi, l’asintomatico poteva essere tracciato con uno screening a tappeto, ma troppo spesso invece non è stato individuato ed isolato. Su questo si innesca la criticità che ho sottolineato al sindaco più e più volte, la gestione delle quarantene scolastiche, che oggi dopo 20 giorni anche la Asl riconosce non essere state gestite correttamente specificando che ogni caso è a se. Comunque resta il fatto che più di 16 istituti sulla città e più di 55 classi sono stati posti in quarantena. Altra cosa che non sappiamo è il numero dei contagiati precisi degli alunni divisi per ordine di studi. Vogliamo sapere quanti posti letto abbiamo per il Covid, se molti di quelli che arrivano in ospedale potrebbero essere curati a casa, ma non avendo quella famosa comunicazione, arrivano poi senza informazioni e tracimando la situazione all’ospedale. Oltre a questi dati non abbiamo avuto i numeri precisi dei ragazzi raggiunti dalla quarantena e non abbiamo la possibilità di aver fatto degli screaning a tappeto per fare in modo che gli asintomatici potessero andare in giro a contagiare inconsapevolmente. Questi dati dovrebbero preoccupare pesantemente anche lei, sindaco. Sono qui per chiederle anche altri dati e risposte che non sono riuscita ad avere. Quando la zona rossa di Celleno è stata indetta non mi risulta avesse questa incidenza. A me e a noi l’onore e l’obbligo prima ancora che legale ed etico di affrontare le situazione, perché la situazione sta evolvendo in maniera preoccupante. Vorrei sapere sindaco se esiste un protocollo sanitario che i medici di base ed i pediatri devono seguire obbligatoriamente. Ovviamente il grande riconoscimento ai nostri sanitari, però oltre a riconoscere loro onorificenze, dobbiamo anche supportarli perché è impossibile che si scarichi troppo su un segmento. Ecco perché bisogna colmare quel gap di comunicazione, che porta i cittadini in ospedale. Quando si gioca con la vita delle persone, con interi nuclei familiari che vengono contagiati, lei sindaco, quale autorità massima sanitaria, ci deve informarci se esiste questo protocollo o, se ci fossero delle criticità, se non sia il caso di fare qualcosa, di supportare i medici di base affinché il malato Covid, prima di intasare l’ospedale, non possa essere controllato a casa, magari come stanno facendo in altri posti, magari con il supporto di un infermiere professionale Ciò significherebbe sostenere la rete delle cure territoriali. Voi dovete dirci qual è la situazione reale, non possiamo fare da autodidatta. E soprattutto lei, sindaco, come massima autorità sanitaria, deve favorire l’informazione ai cittadini altrimenti ci troveremo in una situazione che ci porterà al collasso. Sindaco deve chiedere alla Asl come si possa potenziare lo screening per i soggetti a rischio da sottoporre a test biomolecolare nella nostra città con particolare riferimento ai soggetti fragili e diversamente abili. Per ultimo, il Sindaco come massima autorità sanitaria deve chiedere, al fine di rallentare il contagio, al Servizio di prevenzione della Asl di monitorare la sanità pubblica coordinandosi con l’assessore regionale alla sanità per arrivare a provvedimenti da porre in essere per la tutela e la prevenzione della salute pubblica. I dati statistici fino ad ora evidenziati devono essere portati a conoscenza dei cittadini per comprendere bene la portata del fenomeno è inoltre necessario che questo coordinamento elabori proposte che il sindaco potrà assumere in atti mirati da aggiungere a quelli già adottati a livello nazionale e regionale al solo fine di contenere i contagi. Il Sindaco si è impegnato a rispondere ai quesiti posti e a rappresentare le questioni nei tavoli istituzionali preposti. Attendiamo con molta attesa che eserciti la sua prerogativa di massima autorità sanitaria che la legge gli conferisce. Ci sono cose che non può decidere il consiglio comunale perché sono in capo a lei”.

Il sindaco Arena ha risposto: “Non è previsto nessun tipo di dibattito sul tema. Comunque  esistono delle criticità per cui aumentando i numeri aumentano le difficoltà. Indubbiamente il rapporto medico di base- Asl è fondamentale per rispettare i protocolli che esistono, ma che devono essere monitorati continuamente. Attualmente abbiamo circa 670 positivi a Viterbo, 99 sono i positivi delle scuole, dalla materna alle superiori. Domani avrò un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, D’Amato e ringrazio la consigliera Ciambella per gli spunti che farò interrogazioni all’assessore D’Amato”.

 

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