Consiglio comunale: passano due dei tre emendamenti proposti oggi dalla consigliera Ciambella

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO-  Nel  corso del consiglio comunale di questo pomeriggio sul bilancio comunale la consigliera del Pd, Luisa Ciambella ha presentato tre emendamenti: il primo riguardante l’acquisto di farmaci per lo studio medico sociale ”Gente di cuore’‘, il secondo la scuola plastic free ed il terzo riguardante i  fondi per la solidarietà alimentare. “Il primo emendamento riguarda la questione dei farmaci per i non abbienti che svolge lo studio voluto tre anni fa con la consulta del volontariato per farlo diventare un polo a sostegno della povertà e degli indigenti – ha spiegato Ciambella –  L’ambulatorio va benissimo in termini di prestazioni ed ultimamente era riuscito anche  a pagare a queste famiglie dei farmaci che il SSN non copre. Hanno finito i fondi e questo servizio è stato interrotto. Ho chiesto quindi 8 mila euro per ritornare a garantire questo servizio: ho trovato convergenza da parte di tutta la maggioranza e anche l’opposizione che lo ha votato per dire che non solo lo finanzieranno, ma ci metteranno anche qualche soldo di più, se riescono. Quindi, mi ritengo soddisfatta da questo punto di vista. Unanimamente è stato riconosciuto un lavoro che oggettivamente ho fatto e mi ha fatto piacere che sia stato accolto da tutti”.

Il secondo emendamento era un progetto per noleggiare gli erogatori di acqua dearsenificata con tutte le relative boracce per gli studenti di tutte le scuole di competenza comunale, quindi, fino alle medie con un progetto educativo di presentazione di questa transizione ecologica  rispetto anche alla riduzione della plastica. “E’ successo l’irripetibile – ha spiegato Ciambella – Non c’era Micci. Ho chiesto il parere della giunta. Micci non riusciva a parlare. Il presidente del consiglio chiede parere al sindaco ed all’assessore Sberna che dicono di no. Finisce il voto, Micci prendere la parola e dice di dispiacersi perché lui avrebbe dato parere favorevole. Quindi,  anche se è stato bocciato l’emendamento,  mi impegno a portarlo avanti prossimamente anche in fase di consuntivo”.

Il terzo emendamento riguarda la parte di incentivazione della qualità alimentare per l’emporio solidale. “Le famiglie indigenti con bambini soprattutto hanno bisogno di carne e verdura, non solo scatolame. Quindi, chiedevo 10 mila per questo e 10 mila euro per tutte le parrocchie e la Caritas ed ogni soggetto che si occupa di assistere le persone non abbienti. L’assessore mi ha detto che l’accoglie come raccomandazione,  comunque i fondi ci sono e sono in profondo ritardo con la spese e che si adopererà in quel senso. C’è stata piena condivisione e  mi è stato detto che i fondi li avrebbero presi dai capitoli del servizio sociale e non dal capitolo che avevo scelto io. Comunque, mi hanno accolto la raccomandazione. In linea di massima, quindi, posso esprimere moderata soddisfazione: rispetto a ciò che mancava in questo bilancio,  cioè un’attenzione particolare ed esclusiva al sociale e a chi meno ha, posso dire di aver contribuito a dare questo taglio e la maggioranza si è resa disponibile ad accoglierlo”.

 

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