Consiglio comunale, piscina, discussione sulla natura pubblicistica della Fin

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – La questione della gestione alla Fin della piscina comunale ha tenuto banco al consiglio comunale di questa mattina fino alle ore 13,55, quando su unanimità della maggioranza si è deciso per la sospensione dei lavori e per la loro ripresa alle ore 15,30, visto che i consiglieri della minoranza hanno annunciato l’uscita dall’aula in caso di votazione per la sospensione dei lavori.  Essendo stato il consigliere Quintarelli ad opporsi alla sospensione dei lavori proposta dalla maggioranza, con l’annuncio dell’uscita prima della votazione è venuta meno la necessità della votazione stessa. Ma in tutta la mattina cosa si è discusso? Il tema centrale ampiamente discusso ha riguardato la natura pubblicistica o meno della Fin. Il consigliere Micci (Lega) ha spiegato come gli enti pubblici giuridicamente si posso distinguere in base a tre criteri: interesse pubblico, personalità giuridica e coordinamento con ente pubblico”. Per il

Micci

consigliere Giacomo Barelli “se il dirigente Luigi Celestini ci dice che la Fin è un ente di diritto pubblico noi continueremo a contestarlo. Tutto l’architrave giuridico si regge su ciò. Alla luce dell’istruttoria effettuata vorrei sentire da Celestini questo”. La consigliera Chiatti specifica che l’articolo 23 del luglio ’99 si riferisce alla valenza politica della Federazione sportiva, in base alle attività svolte dalle federazioni nazionali, prese singolarmente. Qui stiamo discutendo se la Fin può essere considerata ente pubblico”.  Ed ancora il consigliere Micci: “Lascio la parola al dirigente, m qualcosa mi fa propendere e ci sono delle sentenze, che le stesse federazioni, quando agiscono da appaltanti, si riferiscono al codice degli appalti pubblico”. Il consigliere Alvaro Ricci (Pd) ha chiesto: “L’affidamento della questione dei locali commerciali ha rilevanza pubblica?”. Ed anche la consigliera Chiara Frontini (Viterbo 2020): “Il nostro ente non può

Celestini

organizzare attività commerciali quando si fa propendere la natura pubblicistica dell’ente e come tale soggetto a procedure di controllo. Ci viene da pensare che anche l’assunzione del personale dovrà essere effettuata con procedure tipiche dell’ente pubblico come tutti i servizi accessori”.

Il dirigente Luigi Celestini ha chiarito: “Per quanto riguarda la gestione dei locali commerciali, la natura pubblicistica di un soggetto non impedisce di espletare attività di diritto privato. Questi introiti che derivano dagli affitti, dalle associazioni serviranno a compensare la Fin di tutte le spese per sostenere l’impianto. E’ una cosa che va fatta altrimenti non sarebbe sostenibile la gestione nei termini in cui la sta  sostenendo il consiglio. La Federazione non procederà ad assunzioni nel senso stretto del termine, ma si avvarrà di collaborazioni e si atterrà alle normative pubbliche”.

Il consigliere Barelli ha così chiesto ai colleghi di supportare la richiesta pregiudiziale per andare a votazione affinché l’argomento non venga discusso.  Votazione che è stata avviata alle 13,42. Nel momento della votazione è uscita dall’aula la minoranza, mentre tutta la maggioranza ha votato no alla richiesta. Con 17 voti contrari, quindi, è stata respinta la richiesta per non discutere l’argomento.Il dirigente Rossetti ha specificato che in base all’articolo 69 comma 4 deve essere verificato prima il numero legale della votazione e siccome la minoranza non lo ha fatto prima, uscendo durante la votazione, la votazione è stata valida.  Ma il consigliere Ricci è insorto: “Ho chiesto in chat di parlare prima della votazione per annunciare che saremo usciti dall’aula, ma non mi è stata data la parola. E’ chiaro che il sindaco non conta ai fini del numero legale. I dubbi ce li ho grossi. Certamente la minoranza ha fatto un errore non uscendo prima della votazione”. Si è passati, quindi, alla richiesta di sospensione dei lavori avanzata dalla maggioranza, che con l’uscita in aula della minoranza, non ha avuto bisogno della votazione stessa. Il consiglio riprenderà i lavori alle 15,30.

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