di ALESSANDRO PIERINI-
VITERBO- Al Consiglio Comunale straordinario per lo stadio Enrico Rocchi, è intervenuto l’Assessore allo Sport Emanuele Aronne per rispondere alle domande dei consiglieri ed ai tifosi gialloblu presenti in sala. Lo ha fatto antecedentemente l’intervento della Sindaca Chiara Frontini.
“È stato un momento difficile per me, come ai tifosi, perché sono stato dipinto come una persona che non vuole il calcio all’Enrico Rocchi.” – ha affermato all’inizio del suo intervento Aronne – “Non abbiamo ne meriti, ne colpe.
Sulla precedente convenzione del Comune con la Viterbese: la preintesa prevedeva che, in caso di non riscontro d’inadempienze da parte della società, la convenzione sarebbe continuata oltre al 31 agosto fino al 2035.
Questa preintesa salta quando il 6 luglio non c’erano gli atti previsti e richiesti e la pubblica amministrazione reagisce di conseguenza. 2 giorni dopo la stessa società ci richiedeva una proroga per poter indicare lo stadio, necessario ai fini della disputa del campionato.
È stata negata perché la legge nega una proroga.
Affidamento diretto? Magari avessi potuto farlo, ma è vietato dalla legge dal 2015.
Il 28 luglio parte la manifestazione d’interesse e, se fosse stata regolare, staremmo oggi parlando d’altro. Quando poi una società si ritira, la gara tecnicamente è deserta.”
L’Assessore spiega la questione della proprietà dello stadio: “grazie alla Regione possiamo acquisire lo stadio e ci siamo mossi subito con il dirigente Peruzzo con una richiesta: senza il catasto non si può fare, purtroppo e lo sottolineo, ma deve farlo la Regione, noi per legge non possiamo farlo. Lo avremmo fatto come faremo oggi il “Vincenzo Rossi”, accatastato come uliveto. Abbiamo predisposto un atto d’interesse per dare seguito alla richiesta, però noi non possiamo accatastare l’Enrico Rocchi perché l’avremmo già fatto.
Il campo: recuperato il campo il 21 settembre senza sapere cosa fosse nostro o no. Dieci giorni dopo è stata data la manutenzione a Daniel Plants e nella relazione c’era scritto che l’erba era infestata e si poteva osservare solo dopo avere fatto i primi tagli. Si scopre che le condizioni non erano buone già con un documento nel 2021.
Lo stadio Enrico Rocchi è lo stadio del calcio e lo ripeto dopo giorni passati. Contemporaneamente abbiamo lavorato per blindare l’appalto per i lavori del Rocchi e questo perché l’Enrico Rocchi diverrà uno stadio tra i più belli della Regione. Anche questo era importante: lo stadio è stato appaltato e si faranno tribune coperte e Pratogiardino.
Futuro? Due strade per legge: manifestazione d’interesse o affidamento ad una federazione. Affidamenti diretti non esistono. Il futuro si chiama gara europea come da legge, Codice degli Appalti.
Il campo Rossi: sarebbe stato ideale farlo in gestione subito, ma è pertinenza del Rocchi. Prima di dare in gestione il Rocchi, bisogna fare un atto per togliere il vincolo di pertinenza con il Rossi.
I tempi sono almeno fino a giugno.
I tempi: i tempi dell’accatastamento non è di nostra competenza, ma della Regione, quindi non posso essere preciso; i lavori del PNRR non impediranno l’utilizzo dello stadio.”