Consiglio comunale sul Poggino: si guarda al futuro per risolvere la questione Apea

di REDAZIONE-

VITERBO-  Acceso consiglio comunale  straordinario quello di ieri pomeriggio per trattare dell’area artigianale del Poggino con le imprese che si sono riunite nell’Apea, area produttiva ecologicamente attrezzata. I termini per il finanziamento dell’area scadevano proprio oggi, ma la diffida dell’amministrazione comunale aveva bloccato tutto.Presenti ieri gli imprenditori con il sig. Mancini, in loro rappresentanza e il sig. Di Pietro,  che non hanno potuto far altro che esternare tutto il loro disappunto sulla vicenda. Il consorzio nacque nel corso della giunta Michelini, nel 2018 con l’assessora d’allora, Raffaela Saraconi. L’amministrazione Arena però fa partire la diffida visto che si trova all’interno del consorzio senza, come dice il sindaco, un atto di indirizzo. “Il consiglio comunale  non ha mai manifestato la volontà di costituire un consorzio tanto più pubblico- privato denominato consorzio Apea Viterbo – ha detto il sindaco –  e nessun riferimento al consorzio Apea si rinviene nel dibattito consiliare precedente alla deliberazione”. Intanto il tempo è passato. Fino a giungere appunto ad oggi, termine ultimo per poter partecipare al bando per 11 milioni di euro. Non ci sono proroghe, quindi i fondi saranno persi. Come indicato, infatti, dagli imprenditori loro non sono riconosciuti formalmente come Apea. Nel frattempo i tempi si sono allungati fino ad arrivare a ieri. Nonostante ciò, gli imprenditori sono ancora pronti a dare la loro disponibilità. A sostegno degli imprenditori l’opposizione che ha stigmatizzato la perdita di tempo da parte dell’amministrazione comunale così come i finanziamenti persi. Se il problema era l’ingresso del comune nel Consorzio, sarebbe bastato riportare la pratica in consiglio e decidere, invece, si sono persi tre anni.

Il capogruppo della Lega, Andrea Micci ha fatto notare come vi siano delle incongruenze nella pratica Apea e come bisogna valutare se il comune possa o meno partecipare al consorzio. Per Santucci di Fondazione c’è stato un eccesso di burocrazia e la Regione doveva essere interpellata prima, non ad un giorno dalla scadenza del bando, come ha fatto il sindaco. Per Santucci, Apea va salvata e bisogna trovare una soluzione. Il sindaco Arena ha risposto a tutte le accuse ricordando l’intera vicenda e rimarcando come la partecipazione del Comune ad Apea non sia stata deliberata. Nel 2018 la scelta si limitava solo alla costituzione di Apea ed al suo regolamento, ma non ad un consorzio pubblico- privato. Arena si è poi detto disponibile a trovare una soluzione, per non perdere futuri finanziamenti, a partire da quelli del 2021-2027. Ieri ha inviato anche un whatsapp all’assessore Orneli per chiedere se, dovendo venire meno la partecipazione del Comune, se l’Apea possa ritenersi regolarmente costituita con i soggetti singoli o associati che ne rimarranno a far parte. Ha chiesto un tavolo serio anche con la presenza della Regione affinché si possa procedere.  Il sindaco ha rimarcato la volontà di uscire dal consorzio ma di essere da supporto all’Apea per creare questo assetto definitivo per non perdere le opportunità future“. Quindi si guarda al futuro, per non vedersi sfuggire altre occasioni.

 

 

 

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