Consiglio straordinario su emergenza Covid-19 nella Tuscia: indicate le priorità

di WANDA CHERUBINI  e MARINA CIANFARINI –

VITERBO – Si è riunito questa mattina, in modalità mista (in presenza e via streaming) il consiglio straordinario sulle misure urgenti per il rilancio della città, dopo il Covid-19.  Il primo cittadino Giovanni Arena  ha preso la parola dicendo: “Con questa nuova formula speriamo che questo consiglio sia efficace ed efficiente per dare risposte concrete ai cittadini che insieme a noi hanno vissuto questa esperienza. Ci siamo concentrati principalmente a dare atto alla consegna dei buoni spesa e dei pacchi alimentari con varie associazioni, che hanno fatto rete per dare risposte immediate. Vedremo se grazie alle possibilità e regionali ci sarà modo a distribuire questi aiuti per i prossimi mesi.  Il rischio, dopo la chiusura di tutte le attività per il Coronavirus, è quello che dopo la cassa integrazione molte persone resteranno a casa perché le aziende lavoreranno a ritmi ridotti e al termine della cassa integrazione ci sarà un’impennata della disoccupazione. E’ chiaro che dovremmo rinventarci tutti quanti, partendo dalle peculiarità della città, sfruttando le nostre risorse naturali per trattenere il turista e dare l’immagine di una città sicura, facendo gli eventi in sicurezza, ovvero farli tanti con poche persone. E’ chiaro che ciò è più costoso, ma ci può venire incontro la tecnologia per essere trasmessa in altre città”. Arena ha poi accennato al drive-in: “Si è parlato di realizzare un drive in al Sacrario, come sito migliore. Ma non si può avere la botte e piena e la moglie ubriaca, quindi, se le macchine entrano vanno poi parcheggiate. Vediamo però di dare un’idea di una città ordinata.   Sulle tasse, Tari e Tosap sono d’accordo, anche sul contributo alle attività rimaste chiuse con un limite di aiuto di 200 euro per gli affitti. La Tari è un importo importante, parliamo di 700 mila euro per i tre mesi di fermo, per cui vediamo. Condivido la lettera inviata ieri al Presidente Conte da 30 sindaci d’Italia che lamentano il fatto di non essere stati presi in considerazione nell’elaborazione delle risposte date dal Governo. Mi auguro che attraverso questa lettera i sindaci possano essere ascoltati di più per dare una risposta univoca in tutta Italia. Ascolterò tutte le vostre proposte e mi auguro che si possa elaborare un unico documento nelle possibilità che abbiamo”. Sulle disponibilità economiche del Comune, però, ad oggi gli uffici comunali non sono riusciti a dare dei dati. “Spero che per il prossimo consiglio avremo dati certi. Avete elaborato cose interessanti – ha concluso Arena- Speriamo di avere le risorse necessarie per avere tutto ciò che oggi proponete”.

Il consigliere comunale Massimo Erbetti (M5S) ha chiesto di uscire dalla sala della Provincia, dove

Erbetti

si è potuto svolgere il consiglio comunale rispettando le normative anti Covid-19, con delle certezze e non con un libro dei sogni. “C’è la necessità che vengano fatte misure che possano portare alla ripresa di attività economiche. Chi ha gli spazi esterni può mettere tavolini, ma chi non ce li ha? Bisogna individuare spazi anche per loro. Per le attività culturali dovremmo farle nel centro storico per permettere che il relativo indotto ricadano presso le attività del centro stesso”. Sulla Tari Erbetti ha detto che non si può pensare di tagliarla per tutti i 3 mesi, ma di agire sulla parte variabile. Infine, sulle fasce deboli, quelle che non ripartiranno, lì c’è bisogno di un aiuto assistenzialistico. “Dobbiamo comunque fare uno sforzo, cominciamo a dare risposte precise, che non illudano nessuno e darle nel più breve tempo possibile”.

Sono stati, quindi, presentati gli ordini del giorno a sostegno degli spettacoli dal vivo e settore Horeca della consigliera Chiara Frontini, con gli ordini del giorno di Fdi, Lega, Fi e Fondazione e l’odg del consigliere Luisa Ciambella.

Frontini

La consigliera Chiara Frontini (Viterbo 2020), dopo aver letto alcuni messaggi di aiuto ricevuti per la pandemia ha affermato: “E’ un grido di dolore della città che non possiamo non ascoltare. Un’esperienza che ha segnato e segnerà tutti noi. Noi non abbiamo scelto di essere travolti dalla pandemia, ma possiamo scegliere come uscirne e possiamo farlo o da pavidi, da mediocri, oppure possiamo scegliere di avere coraggio e cogliere questo momento che può rappresentare un’opportunità di uscire da questa crisi in modo migliore da come eravamo. L’economia di Viterbo non era già al top, possiamo decidere di uscire da questa crisi rilanciando i nostri punti di forza. Per farlo di vuole coraggio, scelte condivise, alcune proposte sono a costo zero”. Ha presentato, quindi, due piani di lavoro: immediato e programmazione. “Nell’immediato non possiamo limitarci solo all’assistenzialismo. Non basteranno mai i soldi. Lo abbiamo visto con i buoni spesa. Quello che dobbiamo fare è lavorare su strumenti di politica economica. Gli interventi sulla tassazione sono la prima cosa che viene in mente. Ma anche qui dobbiamo immaginare che o noi riusciamo a salvare il numero più grande possibile di posti di lavoro o difficilmente riusciremo a innescare questo meccanismo di moltiplicazione. Parliamo della possibilità di creare delle vere e proprie borse di studio per

Buzzi

supportare l’occupazione cittadina, sostenendo le imprese”. Sui crediti, la consigliera Frontini ha parlato di tanti comuni che hanno supportato gli istituti bancari nello sbloccare più rapidamente i prestiti. “Anche questo intervento è importante ed a costo zero”. Sul turismo Frontini ha detto come non si debba mollare. “Non deve indurci a cambiare rotta questa situazione. Viterbo deve diventare una destinazione turistica. Abbiamo dei vantaggi competitivi che sono la nostra acqua termale migliore d’Italia per l’apparato respiratorio e in un momento in cui si è più sensibili a ciò non dobbiamo lasciare da soli gli imprenditori. Abbiamo poi la fortuna di essere attraversati da molte reti di cammino, in primis la via Francigena”. Sull’urbanistica, Frontini ha chiesto di realizzare un protocollo che permetta al centro storico di tornare ad essere il salotto buono della città. Sulla rigenerazione urbana ha ricordato di essere sbloccati sulla discussione degli ambiti e come intanto sia necessario fare in odo che questa tipologia di lavoro si possa riattivare. Per il sociale ha riferito: “I bambini sono i grandi dimenticati di questa pandemia, che più hanno sofferto senza andare a scuola o a giocare al parco. Non è accettabile che i parchi restino chiusi come i centri estivi che dovrebbero riaprire il 15 giugno”.

Ciambella

Sullo sport e le palestre ha aggiunto: “E’ importante aver dato la possibilità di usufruire alcuni spazi verdi e parchi della città”. Infine, ha concluso parlando dei fondi sui compensi: “Putin ha votano un’iniziativa per cui lui e altri politici si sono tagliati i compensi. Niente a che vedere con bandiere del populismo, ma è un segno tangibile di vicinanza, di condivisione del sacrificio”.

La parola è poi passata al consigliere Luigi Maria Buzzi, (Fdi) che ha aggiunto: “Ognuno di noi ha avuto richieste d’aiuto. E’importante avere una pianificazione a lungo termine, ma prima dobbiamo darci una tempistica. Il nostro territorio deve avere aiuti anche dallo Stato per rilanciare il territorio. Il nostro ordine del giorno riguarda tre assi di sviluppo: le attività economiche, il turismo, il sociale. Non possiamo prenderci in giro. Ogni istituzione deve fare il suo pezzo di strada. Non voglio distribuire colpe. Le risorse che abbiamo non sono enormi, non lo erano neanche prima, non lo sono ora, anzi, ci sarà carenza di liquidità enorme. Nei documenti che ho visto nessuno mette gli importi, anche perché stiamo aspettando di sapere quanto abbiamo nella borsa per concretizzare i punti legati da un filo conduttore della maggioranza e dell’opposizione, visto che sappiamo tutti quali sono le difficoltà. Lo scopo ultimo non è mettere bandierine, ma andare incontro alle reali esigenze del territorio, dando risposte concrete”.

La consigliera comunale Luisa Ciambella (Pd) ha ribadito come parlare di impegni quando non si sa ancora nulla del bilancio sarebbe come parlare del nulla. “Sono interessata ad approvare il bilancio il prima possibile e nella maniera più seria possibile. Altrimenti il rischio è raccogliere tante necessità e poi non riuscire  a rispondere concretamente a ciò. Un elemento caratteristico deve essere la velocità. La ripartenza presuppone un cambio di mentalità. Sono orgogliosa di vivere in uno Stato dove si è messa al centro la persona e la sua salute”. Ha poi ringraziato gli operatori sanitari e chiesto di far pervenire dei riconoscimenti come bonus. “Anche il consiglio comunale dovrebbe sollecitare la risoluzione di ciò. E’ importante poi capire come sostenere i

Antoniozzi

lavoratori coliti da Covid-19 e non avere per loro riconosciuta la malattia di servizio non è dignitoso e rispettoso. Partiamo però da una verifica vera delle risorse”. Sulle tasse, infine, ha detto: “Il massimo sarebbe andare a lavorare sulla parte variabile della Tari. Il Comune dovrebbe istituire un fondo per sostenere le famiglie che non ce la fanno a pagare le bollette. I servizi sociali hanno il numero delle famiglie e sulla base delle difficoltà si valida l’esigenza. Prima di tutto ci sono i poveri. C’è un milione di disoccupati in più nel Lazio e questo ci deve portare a trovare misure e questa è una”. Sulla scuola, infine, Ciambella ha riferito: “C’è una discriminazione tra chi ha un computer ed una connessione e chi no. Tanti comuni hanno già dato delle risposte. A maggior ragione a settembre, quando ancora non si sa se la scuola partirà in modalità mista o meno,  si rischia di tenere isolati tanti bambini invisibili e questo significa non garantire il diritto allo studio. Bisogna, quindi, trovare un fondo per acquistare tablet e pc per questi ragazzi, lavorando con i dirigenti scolastici, che conoscono le famiglie in difficoltà. Il 30% dei ragazzi in Italia non riesce a frequentare le lezioni. Il

Delle Monache

prossimo bilancio, quindi, deve avere uno stanziamento per l’acquisto dei pc ed anche per sostenere i costi di rete. Da subito va fatto un censimento. La distanza sociale nella maggior parte delle scuole di Viterbo è difficile da mantenere, bisogna, quindi, fare una ricerca degli spazi sicuri da poter destinare all’attività scolastica”.

Gli interventi sono proseguiti con i consiglieri Alfonso Antoniozzi (Viterbo 2020) che ha parlato dei fondi per le attività culturali. Sul drive in al Sacrario ha chiesto di fare in modo che accedendo al drive in i motori devono essere necessariamente spenti. La consigliera Delle Monache ha posto l’attenzione ancora una volta sui servizi sociali, mentre Patrizia Notaristefano (Viterbo 2020) ha rimarcato come i bambini e le loro famiglie in difficoltà vadano sostenute con dei progetti specifici.

“Dovremmo arrivare a scrivere qualcosa di tangibile, adottando uno strumento scelto insieme – rimarca Giacomo Barelli -, non importa quale, semplicemente troviamolo e costruiamo cose concrete. Il problema degli affitti è marcato e non possiamo liquidarlo nel giro di poche battute impastate tra un discorso e l’altro. Non so se verranno trovati i soldi necessari e neppure come saranno recuperati, ma desidero che si giunga ad una soluzione.

Pensiamo ai cittadini, a cui non possiamo togliere dalle mani ogni certezza. Gli abbiamo detto “Santa Rosa non ci sarà” senza proporre loro alternative o vie di speranza. Dobbiamo guardare le persone, i loro bisogni ed, entro il 31 dicembre 2020, costruire quanto più possibile, offrendo loro il meglio. Fare cultura, aiutare chi fa cultura che, a sua volta, sosterrà chi lavora nel commercio.

La questione delle piazze stile europeo affonda le radici nel passato. Abbiamo proposto più volte di mutare la loro fruizione, ottenendo sempre un parere contrario. Quest’emergenza, forse, ci aiuterà a comprendere maggiormente e ad avviare una trasformazione per troppo rimandata. E’ necessario un lavoro certosino, basato su regole legali e concrete, ma si può fare”.

“Dovremmo esserci tutti per Viterbo per ridare speranza ai cittadini – prosegue Delle Monache -. Bisogna reinventare i servizi sociali e coinvolgere gli attori impegnati nell’assistenza alla comunità (imprenditori, associazioni di categoria, terzo settore). Ho ricevuto tante richieste d’aiuto da parte di famiglie che, a causa dell’emergenza Covid-19, non riescono a garantire un’assistenza adeguata ai loro figli; la cassa integrazione, promessa con più battute, non arriva.

Questione scuola: sono scomparsi i bambini dalle classi. E’ mancata un’assistenza educativa domiciliare. Bisogna cercare di creare una progettualità in remoto per star vicino a questi nuclei familiari, opportunità per bambini ed adolescenti.  Molte parrocchie, quest’anno, avranno la difficoltà di attivare il tradizionale Grest, pertanto è compito dell’amministrazione comunale coordinare dei centri estivi in cui dovrebbero essere inclusi anche i piccoli con disabilità.

Avviare un censimento e la successiva messa a disposizione di cortili, parchi, musei per l’organizzazione di attività volte a garantire giochi all’aria aperta, avviare una relazione con dirigenti scolastici per la messa a disposizione dell’aree adiacenti le scuole del territorio”.

Notaristefano

“I genitori e i bambini devono essere sostenuti – rimarca Patrizia Notaristefano -. Proponiamo progetti utili a supportarli, arginando il rischio che si possano creare nuove sacche di povertà culturale ed educativa. Ripensiamo all’idea di spazio e tempo per un’offerta pedagogica che sia nuova e maggiormente inclusiva. Urgente che venga stabilito un legame tra il territorio, le comunità educative e il terzo settore. I parchi sono ancora inutilizzati e l’uso di giochi è inibito. Pensiamo alla pulizia e alla manutenzione degli stessi (taglio frequente dell’erba, uso di cestini)”.

Il consiglio comunale è stato sospeso con la volontà di far riunire i capigruppo alle ore 15 per stilare un documento comune, da presentare poi alle 17 alla ripresa del consiglio comunale di questo pomeriggio. Ma si torna intorno alle 18 in consiglio senza un documento unico condiviso. Alla fine non rimane che votare ogni singola proposta della maggioranza e della minoranza. L’opposizione si astiene su quelli della maggioranza e quest’ultima si astiene su quelli della minoranza. Buzzi (Fdi) spiega che la maggioranza aveva i numeri , ma non se l’è sentita di bocciare un percorso costruttivo intrapreso con l’opposizione. Ora bisognerà vedere se ci saranno i fondi per realizzare almeno una parte di questi buoni propositi.

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