Consumi di beni durevoli, nel Lazio in fumo 744 mln nel 2020

Osservatorio Findomestic: il calo più marcato in provincia di Rieti (-12,2%) e Latina regge meglio degli altri territori (-9,2%). In regione unica nota positiva per l’IT con +27,7% di acquisti. Roma è 16esima in Italia per reddito pro capite: 22.339 euro.

Il calo dell’11,1% dei consumi di beni durevoli nel Lazio (tra i più pesanti in Italia, dove la perdita media si è attestata al 10,3%) è l’esito di due dinamiche opposte, come rileva l’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia: alla forte contrazione del mercato della mobilità (auto nuove -13,8%, auto usate -15,3% e motoveicoli -18,9%) fa da contraltare la crescita dei comparti tecnologici legati alla casa (information technology +27,7%, elettrodomestici +1,2% e elettronica di consumo +1,1%). Risultano in flessione, infine, sia i mobili (-12%) che la telefonia (-7,6%). «Le famiglie laziali nel 2020 hanno speso in durevoli 5,94 miliardi, vale a dire 744 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente – sottolinea il responsabile dell’Osservatorio Findomestic, Claudio Bardazzi -. L’andamento dei consumi riflette la trasformazione dello stile di vita innescata dall’emergenza pandemica con la digitalizzazione del lavoro e dello studio. La spesa media per nucleo famigliare è stata di 2.212 euro, inferiore ai 2.348 euro del dato nazionale. Al contrario il reddito pro capite (-1,5%) mostra una tenuta migliore rispetto al trend del Paese (-1,8%) e con un valore di 20.495 euro si colloca ampiamente al di sopra dei 19.415 euro della media italiana».

L’ANALISI PROVINCIALE. Bardazzi, inoltre, evidenzia: «A livello provinciale gli acquisti di durevoli si sono ridotti maggiormente a Rieti (-12,2%), Viterbo (-11,5%) e Roma (-11,3%), mentre le province di Latina (-9,2%) e Frosinone (-10,7%) hanno presentato un andamento relativamente migliore rispetto alla media regionale. In termini di spesa per famiglia il valore più elevato si è registrato nella capitale (2.266 euro), seguita da Frosinone (2.083), Viterbo (2.079), Rieti (2.050) e Latina (2.004)».

ROMA. La provincia capoluogo è quella che ha il reddito per abitante più elevato della regione: con 22.339 euro (-1,8%) si piazza al 16esimo posto nella graduatoria su scala nazionale. Nel 2020 i romani hanno destinato all’acquisto di beni durevoli 4,577 miliardi, ovvero 2.226 euro per famiglia, con un decremento di 584 milioni rispetto al 2019, come certifica l’Osservatorio Findomestic. Le famiglie romane hanno speso 1,166 miliardi per le auto nuove (-13,9%), 1,34 miliardi per quelle usate (-15,7%) e 118 milioni per i motoveicoli (-23%, il passivo peggiore nel contesto regionale). Il mercato degli elettrodomestici ha toccato i 329 milioni con una crescita dell’1,4%, la più consistente registrata nel Lazio. Anche nell’elettronica di consumo la provincia di Roma è leader a livello regionale con un aumento dell’1,5% che ha portato la spesa a 124 milioni. Il comparto che ha fatto registrare la migliore performance è quello dell’IT: +28,1% per un valore di 174 milioni. Segno negativo, invece, per la telefonia (-7,2% a quota 366 milioni) e soprattutto per i mobili (-11,7% per 959 milioni).

LATINA. Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Latina nel 2020 è diminuito dell’1,9% (il calo più marcato nel quadro regionale) scivolando a 14.616 euro (il dato più basso del Lazio e l’85esimo tra le 107 province d’Italia). Rispetto al perimetro dei beni durevoli, l’Osservatorio Findomestic calcola che nel territorio provinciale di Latina la spesa complessiva per i beni durevoli è stata di 489 milioni (2.004 euro per famiglia), in contrazione del 9,2%. Sul fronte del mercato auto, gli acquisiti hanno subito un forte ridimensionamento: il segmento del nuovo è sceso a 121 milioni (-10,7%) e quello dell’usato a 137 milioni (-12,6%). Le perdite percentuali sono comunque le più contenute nel contesto regionale. Il comparto dei motoveicoli, al contrario, ha registrato un andamento favorevole: +2,1% per un fatturato di 14 milioni. Negative le dinamiche di mobili (-12,8%, 110 milioni) e telefonia (-8,4%, 38 milioni). Le note positive arrivano dagli elettrodomestici (+1,3% per 39 milioni), dall’elettronica di consumo (+1,5% per 56 milioni) e, soprattutto, dall’IT, che ha toccato i 17 milioni con una crescita del 27,6%.

FROSINONE. In provincia di Frosinone nel 2020, il reddito per abitante è calato dell’1,6% a 16.024 euro. Le famiglie ciociare hanno speso in media 2.083 euro in beni durevoli per un giro d’affari di 428 milioni, che si è assottigliato dell’11,6%. Come per gli altri territori della regione, le peggiori performance di mercato – registrate dall’Osservatorio Findomestic – riguardano il settore dell’automobile: -13,9% per le auto nuove (98 milioni totali) e -14,1% per quelle usate (122 milioni). Nell’ambito della mobilità, crescono soltanto i motoveicoli: il balzo in avanti del 10,1% spicca nel contesto regionale, nonostante il seguente valga soltanto 7 milioni. Risultano in grave perdita le vendite di mobili: -12,6% per una spesa che si è ridotta a 107 milioni. Pesante anche il passivo per la telefonia: -9,3% per 35 milioni. Gli acquisti della popolazione frusinate si sono concentrati sui segmenti tech: l’IT è stata protagonista di un boom del 24,4% (13 milioni), l’elettronica di consumo è aumentata dell’1,3% (11 milioni) e gli elettrodomestici sono cresciuti dell’1,1% (34 milioni).

VITERBO. In provincia di Viterbo il reddito pro-capite è arretrato dell’1,6% slittando a 16.024 euro. La spesa complessiva per i beni durevoli nel 2020 è stata di 301 milioni (2.079 euro a famiglia) con una perdita dell’11,5% rilevata dall’Osservatorio Findomestic. Nel quadro della grave crisi attraversata dal settore della mobilità, le auto nuove hanno alimentato un mercato da 75 milioni (-15%), mentre quelle usate hanno movimentato 88 milioni (-13,4%). Il calo per i motoveicoli è stato del 4,6% per un volume di 8 milioni totali. Nell’ambito dei beni per la casa, l’impennata del 23,6% ha portato l’IT a 10 milioni. In controtendenza rispetto all’andamento nazionale, risultano in calo gli altri segmenti di mercato a connotazione tecnologica: l’elettronica di consumo ha perso il 3,6% retrocedendo a 8 milioni e gli elettrodomestici hanno ceduto l’1,6% per un valore di 22 milioni complessivi. La telefonia ha subito una contrazione del 9,1% per 25 milioni totali e il comparto dei mobili ha perso il 13,9% crollando a quota 66 milioni.

RIETI. Nella provincia di Rieti si segnala una discreta tenuta dei redditi se comparata all’andamento economico generale: il -0,5% del 2020 ha portato il Pil per abitante a 16.357 euro. Tuttavia la spesa in beni durevoli delle famiglie reatine è diminuita del 12,2% (147 milioni pari a 2.050 euro a famiglia): si tratta della contrazione più marcata nel Lazio. Gli autoveicoli, come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, continuano a rappresentare la voce di spesa più consistente, a dispetto della debolezza dei mercati: -16,8% per le auto nuove (33 milioni) e -15,4% per quelle usate (45 milioni). In lieve crescita, invece, il comparto dei motoveicoli: +1,1% per 2 milioni. In linea con le tendenze nazionali e regionali, i cittadini della provincia di Rieti hanno destinato le proprie risorse specialmente all’acquisto di prodotti di information technology: il comparto è aumentato del 28,9% toccando 4 milioni di euro. Il segno ‘meno’ contraddistingue tutti gli altri settori: -0,4% per gli elettrodomestici (11 milioni), -0,8% per l’elettronica di consumo (4 milioni), -8,7% per la telefonia (13 milioni) e un pesantissimo -13,2% per i mobili, che lasciano sul campo 5 milioni arretrando a quota 34.

Findomestic Banca opera al servizio di oltre due milioni di clienti, ai quali si rivolge per proporre soluzioni di credito, assicurative, di risparmio e di daily banking grazie a conti correnti dedicati. Presente in tutta Italia, Findomestic ispira la propria attività ai principi della Responsabilità Sociale, promuovendo un approccio al credito sostenibile e responsabile, per sviluppare una relazione di lungo periodo con il Cliente, con i Partner, e con tutti i suoi stakeholders. Partecipata al 100% da BNP Paribas Personal Finance, Findomestic è parte del Gruppo BNP Paribas presente in più di 70 paesi, con oltre 189.000 collaboratori, dei quali oltre 146.000 in Europa.

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