Conte presenta il nuovo Dpcm: “Sarà un Natale diverso da tutti gli altri, ma non meno autentico”

di WANDA CHERUBINI-

ROMA- Il premier Giuseppe Conte ha illustrato il nuovo Dpcm, in vigore da domani, sottolineando come attualmente l’Rt sia nuovamente sceso ad 1, specificatamente a 0,81. ” E’ ragionevole prevedere che tutte le regioni saranno gialle nel giro di due settimane, quindi, per le festività natalizie – ha detto Conte- E’ un risultato significativo. Abbiamo piegato la curva nel giro di un mese. Stiamo evitando un lock down generalizzato come quello di primavera. Questi risultati ci confortano, ma c’è un aspetto che non ci permette di abbassare la guardia: sono in arrivo le festività natalizie. Per questa ragione siamo costretti ad introdurre un piano di misure ulteriormente restrittive dal 21 dicembre al 6 gennaio. La strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga. Dobbiamo scongiurare una terza ondata. Riassumo, quindi, le misure: Gli spostamenti: dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti da una regione all’altra anche per raggiungere le seconde case. Il 25, 26, 31 dicembre e 1 e 6 gennaio saranno vietati gli spostamenti da un comune all’altro. Resta il divieto di spostamenti dalle ore  22 alle 5 del mattino, il 31 dicembre dalle 22 alle 7 del mattino. Ci si potrà spostare per casi di necessità e salute. Nei casi di necessità rientra l’ iniziativa di prestare assistenza agli non autosufficienti. In ogni caso sarà concesso il rientro nel comune dove si ha la residenza, domicilio o si ha la propria abitazione. Questo permetterà il ricongiungimento di coppie distanti per motivi di lavoro, ma che convivono nella medesima abitazione. Gli italiani che andranno all’estero dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro si dovranno sottoporre alla quarantena. Anche i turisti stranieri saranno sottoposti alla stessa misura. Gli impianti sciistici resteranno chiusi dal 4 dicembre sino al 6 gennaio e dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno sospese le crociere.

Scuola. Dal 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza per le scuole superiori e sarà garantita la didattica in presenza per il 75 per cento degli studenti. Bar,  ritoranti e pizzerie resteranno aperti a pranzo nelle aree gialle sempre; nelle aree arancioni e rosse saranno aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto, mentre la consegna a domicilio sarà sempre possibile.

Il problema dei festeggiamenti in casa, cene e veglioni. Non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre stringenti limitazioni, per questo introduciamo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, dove i festeggiamenti diventano più intensi, per proteggere i nostri cari. Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia, ma il 31 a sera non sarà possibile organizzare veglioni e cene, quindi i risotranti all’interno degli alberghi chiuderanno alle 18.

I negozi resteranno aperti fino al 6 gennaio fino alle ore 21. Fino al 15 gennaio i centri commerciali resteranno aperti nei weekend per i soli alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e vivai. Per sostenere le attività commerciali e per aiutare le famiglie abbiamo deciso di far partire da subito il piano Italia Cashless: dall’8 dicembre prenderà il via il piano che prevede che chi paga con carte un rimborso del 10 per cento su tutti gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre. Sarà cumulabile all’interno della famiglia. In un periodo come questo della pandemia bisogna favorire gli esercizi commerciali quindi non sono compresi gli acquisti online. Per partecipare a questo programma bisogna identificarsi con spid o carta di identità elettronica e scaricare l’app Io”.

Conte ha, quindi, ricordato le persone disabili: “Oggi ricorre la nona giornata internazionale  della disabilità. Siamo consapevoli delle grandi difficoltà che stanno sopportando e abbiamo sempre cercato di inserire delle misure che dimostrano attenzione dell’intera comunità nazionale. Occorre impegno e attenzione. Dobbiamo attendere che il piano dei vaccini possa essere operativo. Sarà un Natale diverso da tutti gli altri non meno autentico”. 

Tornando poi sulle scuole ha precisato: “Per la Dad è chiaro che dobbiamo continuare a lavorare per assicurare condizioni di massima sicurezza per i nostri ragazzi. Crediamo di aver garantito tutte le condizioni per un rientro in sicurezza. Dobbiamo entrare nell’ottica che i nostri ragazzi vanno a scuola, ma quando escono si fermano a parlare tra di loro. Allora abbiamo introdotto una nuova modalità  per assicurare un più efficace collegamento tra comparti diversi: dobbiamo lavorare a livello territoriale. Nel Dpcm troverete tavoli istituiti presso le Prefetture intorno ai quali siederanno tutte le autorità, i dirigenti, i responsabili del trasporti, in modo che il 7 potremo tornare con la didattica in presenza per tutti. Nelle scorse ore ho avuto un  incontro proficuo con i rappresentati delle regioni e degli enti locali. Abbiamo proposto un protocollo  da condividere con degli obiettivi per garantire che tutti i ragazzi potranno entrare a scuola in sicurezza”.

Sul Mes ha poi speigato: “Il Mes non è di oggi. Il giorno 9 non c’è da decidere se si attiverà o meno, ma verrò in Parlamento per fare comunicazioni sui temi che dovrò affrontare il giorno dopo in consiglio europeo e vorrei ricordare che in ogni caso la riforma nella versione finale del Mes e l’attivazione o meno sono tutte decisioni che passeranno sempre nel Parlamento”.

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