Convegno sui trasporti e la mobilità, Ciambella: “L’Alta velocità ad Orte è indifferibile”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Si è svolto questa sera, in diretta streaming, il convegno  sui trasporti e la mobilità della Regione Lazio, organizzato dal Pd alla presenza del sottosegretario ai trasporti Salvatore Margiotta,  di Salvatore Pellecchia, segretario  generale Fit-Cisl,  di Eugenio Patané, presidente commissione Trasporti e mobilità della Regione Lazio, di Maurizio Policastro,  segreteria Pd Lazio,  delegato ai Trasporti e mobilità, di Luisa Ciambella,  assemblea nazionale Pd, di Paola Propana della Uil trasporti e di Alberto Zanzilli, assemblea regionale Pd Lazio. Ha moderato i lavori  Mariano Angelucci. Tra gli interventi quello di Pellicchia, che ha affermato come i trasporti siano stati messi a dura prova da questa pandemia e come gli stessi abbiano comunque cercato di portare il massimo contributo al Paese, così come Alitalia: “Mentre i nostri connazionali venivano lasciati in giro per il mondo – ha detto- la nostra compagnia aerea li andava a prendere”. Sui trasporti pubblici locali ha aggiunto: “Il trasporto pubblico locale è concepito in maniera opposta alla mobilità richiesta in questa fase: il distanziamento sociale è complicato da garantire. Noi ci stiamo attrezzando per rispondere in maniera efficace, ma se un sistema è costituito con un modello diverso rispetto a questa emergenza, avremo da gestire problemi non risolvibili”.

Eugenio Patané

Ha preso la parola poi Eugenio Patané, che, dopo aver sottolineato l’accordo della Regione Lazio con le Ferrovie dello Stato per 18 miliardi di euro che porterà a delle importanti gare come la fermata a Ferentino, lo sviluppo del nodo ferroviario romano e l’Alta velocità del frusinate, ha ricordato anche i finanziamenti erogati per l’acquisto di nuovo autobus, di cui sta usufruendo la sindaca Raggi. Sul trasporto pubblico locale ha annunciato che la Regione Lazio sta emanando un’ordinanza per stabilire le nuove regole dopo il 4 maggio ed ha affermato: “Sta alla responsabilità di ognuno di noi avere comportamenti responsabili per far sì che questo virus non riparta, come sta accadendo in Germania. Dobbiamo stare attenti in questa fase. E’ stato calcolato che  tutta la domanda non potrà essere come quella pre- Covid. Per Cotral garantiremo l’80% della flotta normale in giorno feriale, per Trenitalia il 75% e per l’Atac l’88%. Non si potrà poi salire sui mezzi con una capacità superiore al 50% e sarà obbligatorio l’uso delle mascherine.  Ciò riguarda anche il trasporto pubblico non di linea con obbligo di paratie per tutelare l’autista ed i passeggeri. Poi c’è la sanificazione, l’obbligo di dispenser. E’ possibile che i trasporti cambieranno perché cambierà l’organizzazione della società.Le aziende del trasporto pubblico hanno perso quasi tutto il ricavo della bigliettazione (il 95%). Ma non solo c’è il calo  questo calo del 95% nei mesi di marzo e di aprile, ma per i successivi mesi il ricavo sarà almeno del 50% in meno. C’è un problema di liquidità delle nostre aziende. Il Cotral sta bene, invece l’Atac ha una situazione molto complicata con la messa in solidarietà di 4 mila lavoratori. L’Atac ha almeno 200 milioni di perdita in questo momento. La Regione deve fare la sua parte. Questa emergenza deve essere presa come un’opportunità per fare proposte interessanti, tra cui il rilancio della vecchia cura del ferro”.

Maurizio Policastro ha illustrato un documento con 16 proposte perché si possa far sì che i romani dopo il 4 maggio abbiamo la percezione che il trasporto pubblico ci sia. Tra le proposte soprattutto quello dell’utilizzo in accompagno alla flotta, di bus turistici dalla periferia al centro per il trasporto di persone. Inoltre, altra proposta quella di tentare di dedicare delle strade  al

Luisa Ciambella

trasporto pubblico locale, come la Tuscolana ad esempio. Ha poi ricordato che nel 2018 l’allora ministro Delrio aveva stanziato 425 milioni di euro per progetti infrastrutturali, soprattutto metropolitane. Di questi progetti solo uno è andato in porto. Quindi, ha chiesto di vigilare su questi fondi affinché non vengano persi e questi progetti vengano realizzati.

E’ stata, quindi, la volta di Luisa Ciambella, che ha rappresentato le istanze del Nord del Lazio, ovvero Viterbo e Rieti. “Definire questi territori il meridione ferroviario dell’Italia non è un paradosso – ha detto – Ho accolto con soddisfazione l’intesa della Regione Lazio con le Ferrovie dello Stato, in modo particolare per avvicinare il territorio romano con il Sud del Lazio. Ho accolto con soddisfazione la fermata dell’alta velocità in Ciociaria. Un esempio che nella Tuscia dovremmo replicare con più determinazione. Viterbo e Rieti sono le Cenerentole del Lazio. Viterbo è un capoluogo di provincia che ha ben tre linee ferroviarie che non garantiscono questa mobilità: la Roma- Cesano- Bracciano- Viterbo, la Roma- Capranica- Civitavecchia, che è chiusa e la Roma- Civita Castellana- Viterbo, che però non riescono a garantire mobilità a pendolari e studenti. Sono infrastrutture datate ed hanno bisogno di investimenti. Ammoderniamo almeno una delle due linee. L’Alta velocità ad Orte è indifferibile per questo il mio appello a tutte le istituzioni: è una delle priorità da raggiungere nel più breve tempo possibile. Dato che il Nord del Lazio ha indicatori economici forti è giunto il momento che riceva attenzioni. E’ stata finanziata la Trasversale Orte- Civitavecchia dopo 23  anni, ma il problema è che i vari ricorsi hanno impedito la realizzazione degli ultimi chilometri. Poi abbiamo anche la priorità del raddoppio della Cassia che ha una progettazione che arriva fino a Sutri. Quindi, chiedo di mettere qualche priorità del Nord del Lazio in agenda“.

Ciambella ha poi preso ad esempio uno studio di una società, che ha analizzato come le città riprenderanno a vivere dopo questa emergenza, prendendo ad esame anche le infrastrutture. “Viterbo, secondo questo studio – ha detto Ciambella-  sta peggio di Rieti, in quanto è seguita solo da Caltanissetta, Crotone e L’Aquila. E’ venuto il momento di occuparci anche di questo”. Infine, Ciambella ha trattato la problematica che riguarda il pagamento annuale degli abbonamenti dei trasporti. “Immaginare un riconoscimento totale o parziale dei costi di questo abbonamento per il prossimo anno potrebbe essere un segnale” – ha riferito. Per il trasporto scolastico interprovinciale, infine, Ciambella ha precisato come sia importante guardare a quelle zone che già erano critiche prima dell’emergenza sanitaria, in quanto gli studenti avevano già difficoltà a raggiungere gli istituti scolastici superiori della provincia.

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