Coordinamento Circolo di Tarquinia “Luigi Daga”: “Cosa succede all’isola ecologica?”

TARQUINIA (Viterbo)- Riceviamo dal Coordinamento Circolo di Tarquinia “Luigi Daga” e pubblichiamo: “Cosa succede al Centro di Conferimento-Isola Ecologica della Città di Tarquinia?
Apprendiamo, in modo a dir poco inconsueto, da cittadini furibondi che l’isola ecologica situata nella Strada Pratini del Marta (Ex Cartiera) è chiusa da giorni. Cittadini che, in modo civile e rispettoso delle regole, dell’ambiente e degli abitanti di questa comunità, ogni giorno portano i loro rifiuti ingombranti appunto, all’area ecologica.
Serve dire, che un servizio di raccolta differenziata di rifiuti ingombranti è indispensabile perché è riuscita a contenere quel gesto incivile di abbandonare i propri elettrodomestici nei nostri meravigliosi boschi, limitando a pochi imbecilli la cattiva abitudine di spregiare il nostro territorio con i suoi rifiuti. Un’iniziativa di grande civiltà degna di menzione e apprezzamento, indifferentemente di chi sia il merito, se questa o le altre amministrazioni. Altrettanto degni di profondi ringraziamenti e rispetto per tutti coloro che abitualmente usufruiscono di questo servizio contribuendo in modo tangibile, con l’esempio, alla gestione corretta dei rifiuti e del territorio. Apprendere quindi che questo servizio è interrotto da più di una settimana, oltre che preoccuparci, mettere a dura prova la correttezza e la civiltà degli utenti, ci preoccupa per lo sconosciuto destino di questo indispensabile servizio.
Dopo aver cercato per giorni di conferire, senza risultato, ed essersi trovati di fronte un cancello chiuso, senza una indicazione, una presunta data di riapertura, magari delle scuse per il temporaneo disservizio ed essere ritornati a casa con i nostri rifiuti ingombranti, insieme a decine di altri concittadini, ci siamo presi la briga di chiedere, ad un numero verde, delle spiegazioni.
La risposta è stata che la società che gestisce i servizi di raccolta dei rifiuti a Tarquinia è cambiata, ci sono stati giorni per il passaggio delle consegne che potrebbero aver creato disservizi e disagi ma che a loro risultava ormai chiuso il periodo e che l’isola ecologica risultava aperta e funzionante a pieno regime.
Segnalavamo che questa non corrispondeva alla realtà, raccontavamo il disagio di caricare e scaricare i nostri rifiuti ingombranti da giorni senza poterli conferire, un disagio da non sotto valutare per il tempo, il costo e la fatica e ci congedavamo con l’impegno che la nuova azienda avrebbe attivato tutte le verifiche per riportare la situazione alla normalità. Dopo qualche giorno la notizia sui giornali che annunciava il cambio di gestione della società incaricata della raccolta dei rifiuti a Tarquinia.
Ora ci siamo chiesti ed è un suggerimento per questa e per le prossime amministrazioni, visto che c’è un assessorato preposto, perché non usare quel civile e utile AVVISO ALLA CITTADINANZA, che normalmente ci avverte circa la disinfestazione, l’interruzione del servizio idrico o della corrente elettrica, per segnalare per esempio, che il servizio all’isola ecologica sarebbe stato temporaneamente interrotto e magari indicando anche da che giorno a che giorno?
Sarebbe stata la misura al pari della correttezza che i nostri concittadini hanno dimostrato nel portare prima i propri rifiuti e poi nel riportarseli via dopo aver trovato chiusi i cancelli.
Qualcuno ha scritto che in un paese che non conosce virtù, il pesce puzza sempre dalla testa, in questo caso possiamo affermare con un certo orgoglio che non sempre questo è vero. C’è ancora speranza!”.

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