Coronavirus, Ada Viterbo: “Le RSA e le Case di Riposo, che vanno riviste e ristrutturate nella loro funzionalità”

VITERBO- Riceviamo dal presidente di  ADA – VITERBO, Mario Tofanicchio e pubblichiamo: “Tra le attese e le disattese si gioca il futuro dei presidi sanitari di Montefiascone, Ronciglione, Orte, RSA e Case di Riposo, credo di poter esprimere unanimi consensi, nel ribadire come Associazione per i Diritti degli Anziani (ADA), che sarebbe stato utile una operazione congiunta, per decongestione la pressione emergenza sanitaria covid-19 di Belcolle, presidi, che per il territorio hanno rappresentato per tanti anni una sicurezza sanitaria, sicurezza sanitaria che per effetto dei tagli e mancati investimenti, in quest’ultimi anni è venuta meno. Purtroppo, le aspettative, sono state sconfessate nel tempo da scelte diverse, a nulla sono valsi i numerosi appelli del mondo associativo e dai Sindaci in quest’ultimi giorni.
Anche la politica viterbese, con vivaci singoli appelli, andavano proponendo la “riapertura dei dismessi presidi sanitari” per trasferirvi i pazienti dimessi da Belcolle in isolamento, considerato che il rientro a casa in famiglia, sarebbe stato molto rischioso e complesso, vivaci appelli durati poco, visto il favorevole consenso dato a distanza di qualche giorno sull’accordo della Regione Lazio con Federalberghi, per l’individuazione per Roma e Viterbo di dieci strutture alberghiere da mettere a disposizione della ASL, ulteriori posti si aggiungono con l’accordo con il polo ospedaliero privato della Nuova Santa Teresa a sostegno di Belcolle , mentre dei presidi sanitari di Montefiascone e Orte, nonostante l’appello favorevole dei Sindaci se ne perde traccia e per il presidio di Ronciglione si prospetta ancora un taglio con la riduzione del reparto di radiologia.
Stando così le cose è facile dedurre, che per il rilancio dei presidi sanitari sul territorio non c’è speranza e pensare, che in questi giorni, si sono manifestati tanti bravi propositi per un cambio di passo e indirizzare più investimenti per migliorare il Servizio Sanitario Nazionale.
Altra dolente nota riguarda l’assistenza agli anziani, in questo contesto di emergenza sanitaria il covid-19 ha scardinato le RSA e le Case di Riposo, che vanno riviste e ristrutturate nella loro funzionalità, rilevatesi troppo fragili e inadeguate. Le notizie nazionali sono devastanti, per tanti giorni si è sottovaluta l’entità del dramma, gli anziani hanno pagato e stanno pagando nel silenzio un prezzo altissimo a livello di vite umane e con loro è stato messo a rischio tutto il personale sanitario che lavora nelle strutture.
Nella nostra Provincia, si sono evidenziati in due strutture casi di contagio importanti, considerate le numerose le RSA e le Case di Riposo presenti sul territorio non è chiaro che tipo di monitoraggio è in corso, quanti tamponi sono stati fatti, quanti dispositivi di protezione sono stati messi a disposizione agli ospiti e se tutto il personale è stato messo in condizione di operare in sicurezza e non è chiaro se sono stati previsti in caso di maggior contagio, dove e come assistere gli ospiti, il personale sanitario e i loro familiari”.

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