Università Unimarconi

Coronavirus, il Comitato “Non ce la beviamo”: “I tamponi si analizzino anche a Viterbo”

VITERBO – Il Comitato Non ce la Beviamo ritiene urgente lanciare un appello alla Regione, alla ASL e al Sindaco di Viterbo in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, per richiedere che i tamponi possano essere rapidamente analizzati nel laboratorio di analisi di Viterbo.

Sino ad oggi nella nostra provincia è stato analizzato un numero esiguo di tamponi, troppo pochi per tenere sotto controllo la situazione e contenere il contagio.

Inoltre, inviarli presso gli ospedali di Roma che, peraltro, hanno un numero bloccato di letture giornaliere, comporta un ritardo nei tempi di risposta che non possiamo permetterci in questa delicata fase.

La diffusione dell’infezione  dipende  proprio dai tempi di individuazione dei soggetti positivi e dal conseguente isolamento.

E’ quindi indispensabile analizzarli nell’arco delle 24 ore attraverso un laboratorio in luogo, come peraltro, dispongono le altre province della regione.

In questa fase di emergenza, non avere alcuna struttura a propria disposizione per eseguire in modo rapido la diagnosi significa penalizzare pesantemente una  popolazione , già colpevolmente colpita dalla chiusura degli ospedali di zona.

Per questo motivo ci uniamo alle richieste già inoltrate dai consiglieri provinciali e comunali, chiedendo  che le Istituzioni estendano urgentemente il provvedimento per inserire Viterbo nella rete dei laboratori che effettuano  tamponi per il Coronavirus e che adeguino posti letto e personale almeno al livello delle altre province della Regione.

Infine  esprimiamo tutta la nostra stima e il nostro  sentito ringraziamento ai  medici, agli infermieri e agli operatori  sanitari che stanno conducendo con  competenza, coraggio e abnegazione questa battaglia , nonostante le precarie condizioni in cui sono costretti ad operare.

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