Coronavirus, la benedizione straordinaria “Urbi et orbi” di Papa Francesco

di REDAZIONE-

ROMA- Un evento storico quello che questo pomeriggio si è tenuto in piazza San Pietro. Papa Francesco ha pregato  per il mondo intero. Un messaggio in mondovisione del Pontefice che ha pregato sostanzialmente solo in una piazza vuota, sotto la pioggia scrosciante. Vicino al cancello centrale della Basilica Vaticana erano collocati l’immagine della Salus Populi Romani e il Crocifisso di San Marcello, “miracolosamente” scampato ad un incendio che distrusse la chiesa nel 1519 e portato poi in processione nel 1522 per invocare la fine di una pestilenza che colpì Roma. Dopo l’ascolto della Parola di Dio, Papa Francesco ha tenuto una meditazione. Il Santissimo Sacramento è stato esposto sull’altare collocato nell’atrio della Basilica Vaticana.

“Dio onnipotente e misericordioso guarda la nostra dolorosa condizione e non lasciarci in balia della tempesta. Impauriti e smarriti, chiamati a remare insieme.. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”. Ha iniziato così la sua preghiera Papa Francesco, recitandola per invocare la fine della pandemia da coronavirus. Al termine della preghiera, una straordinaria benedizione “Urbi et orbi”, solitamente impartita dal Pontefice a Pasqua e a Natale, con l’indulgenza plenaria. Insieme al Pontefice soltanto pochi collaboratori, tra cui l’arciprete della Basilica di San Pietro, il cardinale Angelo Comastri. 

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