Coronavirus, l’UE: “Niente eurobond, sì al Mes”, le dure parole di Salvini e Meloni. La risposta del premier Conte

di REDAZIONE-

ROMA- L’Europa, per questa pandemia da Coronavirus, aiuta l’Italia così: niente eurobond, sì al Mes.  Durissime le reazioni delle opposizioni, a partire da Giorgia Meloni, che afferma sui social: “Il governo si è piegato a Germania e Olanda e ha detto sì al Mes. Questo è alto tradimento”. La leader di Fratelli d’Italia prosegue: “Gualtieri ha firmato attivazione Mes, niente Eurobond e Italia sotto tutela. Hanno vinto i diktat di Germania e Olanda. Non permetteremo a nessuno di banchettare sulla nostra Nazione. Fratelli d’Italia farà di tutto in Parlamento per scongiurare questo atto di alto tradimento”. , Parole molto dure arrivano anche da Matteo Salvini, leader della Lega che su Twitter scrive: “Mes approvato, dittatura nel nome del virus. Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c’è il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli”. Il leader della Lega poi aggiunge: “Dal 1989 ad oggi l’Italia ha versato all’Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento, come più volte richiesto dalla Lega. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri. Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto”.

Il premier Conte in un suo post su Facebook ha risposto: “Io ho una sola parola: la mia posotizoone e quella del Governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”.  In sostanza, il Premier Giuseppe Conte ieri non ha firmato il MES, né il cosiddetto ESM, in quanto il 9 aprile, ieri, c’è stata la convocazione dell’eurogruppo dei ministri delle Finanze. L’accordo di massima, non ancora firmato, pare che preveda la possibilità di utilizzare il Fondo Salva-Stati con alcune condizionalità. In sostanza fondi accessibili a tutti gli Stati, con una misura ed in limite preciso:  il 2% del loro Pil.

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