Coronavirus nella Tuscia, in isolamento i cento ragazzi della casa dello studente di via Cardarelli

di REDAZIONE –

VITERBO – Sono ore di impegno quelle che la Asl e gli organi preposti stanno svolgendo per cercare di sanificare i locali e risalire ai contatti avvenuti con i due casi di coronavirus manifestati a Viterbo: quello della studentessa 23enne georgiana e l’altro, il caso del docente 62enne dell’Università di Agraria, entrambi trovati positivi al primo tampone effettuati allo Spallanzani La ragazza alloggiava alla Casa dello studente di via Cardarelli, dove sono immediatamente scattate le misure per il contenimento e la prevenzione dal virus: più di cento studenti della  casa dello studente di via Cardarelli sono stati messi sotto isolamento.  Si tratta di giovani che al momento non hanno manifestato alcuna patologia, ma per i quali la Pisana e il Disco, l’ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza che si occupa anche di queste strutture, hanno fornito delle indicazioni da seguire, secondo quelle fornite dalla Asl di Viterbo. Sarà il Disco a provvedere a recapitare ai giovani i pasti giornalieri. L’isolamento dovrà durare 14 giorni nel corso dei quali gli studenti dovranno misurarsi la temperatura ogni tre ore ed in caso di febbre o dolori muscolari contattare subito i numeri utili per questa emergenza. Anche per il docente universitario, che fino al 20 febbraio scorso ha frequentato i locali dell’ateneo, sono scattate le misure di contenimento del virus. . Le autorità  stanno cercando di ricostruire gli spostamenti ed i contatti avuti sia dal professore che dalla ragazza, tra i quali pare non ci sarebbero stati legami. In particolare, le autorità sanitarie stanno effettuando tutte le verifiche del caso, anche bonificando gli ambienti che risultano aver frequentato i due contagiati. Intanto da ieri, alle ore 14 e fino al 15 marzo università chiusa. Alle ore 18 di ieri è giunta anche la disposizione del Governo di chiusura di tutte le scuole sul territorio nazionale da oggi fino al 15 marzo. Il premier Conte ha sottolineato come questa misura drastica sia sorta per il “contenimento diretto del virus o per ritardare la sua diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente ed eccellente, rischia di andare in sovraccarico, soprattutto per quanto riguarda la Terapia intensiva e subintensiva”.

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