Coronavirus, turismo e cultura, svolto incontro tra sindaci, Provincia e Regione

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Si è svolto questo pomeriggio in video conferenza l’incontro tra  i rappresentanti istituzionali dei Comuni della Provincia di Viterbo e la Regione Lazio, alla quale hanno preso parte il vice presidente Daniele Leodori e il consigliere Regionale Enrico Panunzi. Il tavolo dei lavori è stato  coordinato dal Presidente della Provincia di Viterbo Pietro Nocchi. L’incontro ha in particolare riguardato i temi del turismo e della cultura. Come ripartire, con quali iniziative e risorse?  Il presidente Nocchi ha spiegato come già sia stata redatta una prima bozza di documento a cui verranno aggiunte le proposte dell’incontro di questo pomeriggio, da inviare alla Regione. Il primo dei sindaci a prendere la parola è stato Paolo Dottarelli di Bolsena. “Vorremmo capire come i nostri operatori possano operare in un bacino turistico come il nostro, che contra 2 mila posti letto e che non ha visto quest’anno la presenza dei turisti stranieri, visto che si nota la mancanza di direttive importanti e precise. Diventa difficile in questo modo la riorganizzazione delle riaperture e senza direttive precise  si creano situazioni non omogenee”. Altra questione le spiagge pubbliche. “Abbiamo poche spiagge in gestione ai privati nel nostro territorio – ha precisato Dottarelli– ma il controllo su quelle pubbliche da parte del Comune, come indicato dall’Inail risulta impossibile da mettere in atto. Chiediamo disposizioni rigide, ma percorribili”. Inoltre, sul discorso della promozione turistica, ha chiesto un intervento della Regione con un canale promozionale per dare respiro alle attività locali. Inoltre, Dottarelli ha evidenziato il vuoto su quello che potranno essere eventi e manifestazioni che potrebbero svolgersi secondo linee guida che ancora non si hanno. Infine, Dottarelli ha chiesto che tipi di aiuto

Dottarelli

la Regione può mettere in campo nel settore turistico e ricettivo, settore che soffrirà più a lungo”.

L’assessore comunale alla Cultura di Viterbo, Marco De Carolis ha rimarcato di aver trovato qualche criticità per l’affidamento dei fondi regionali sui bandi per la cultura. “Metterci adesso a fare bandi per programmare qualcosa senza sapere cosa  succederà non lo vedo come uno degli strumenti migliori per distribuire risorse. Possiamo lavorare insieme, partendo dalla via Francigena, ma va messa in condizione di poter essere percorsa, come degli spazi museali aperti, che possono essere messi a disposizione di chi vorrà fare eventi culturali. Un altro settore colpito è quello alberghiero ed extralberghiero. Le risorse messe in campo non sono sufficienti per chi ha perso già tre mesi di lavoro, che sono già la gran parte del fatturato annuale. Con circa 700 alberghi, 110 hotel e 300 agriturismi nella nostra provincia, le risorse risultano un po’ basse come coperture economiche. Ci sono poi le case vacanze rimaste del tutto fuori da questa copertura. Per un Comune come Viterbo metterlo nelle condizioni di fare bandi con uffici che già lavorano in difficoltà, lo trovo difficile. Mi auguro che le linee guida sulla riaperture non siano quelle dell’Inail

De Carolis

perché altrimenti andremo incontro al 40% delle chiusura delle attività”.

Il sindaco di Vallerano, Adelio Gregori ha posto l’attenzione sul problema dei venditori ambulanti, che a Vallerano sono una quarantina, a conduzione familiare, che vivono di sagre, feste. “Mi faccio  portavoce di tutte le famiglie di questa categoria affinché giungano risorse anche per loro”.

L’assessore comunale al Turismo di Civita Castellana, Angela Consoli ha proposto di ragionare di investire i soldi regionali per la riqualificazione delle nostre campagne, come per la via Amerina e tutti i sentieri di campagna. Ha poi chiesto di sapere dalla Regione Lazio le linee guida per la riapertura dei ristoranti.

Il sindaco di Soriano nel Cimino, Fabio Menicacci ha affermato: “Gli unici soldi veri messi in campo sono quelli della Regione Lazio. Il rilancio del turismo è una cosa su cui i nostri territorio devono puntare”.

Gregori

Il sindaco di Vasanello, Antonio Porri ha spiegato che come provincia e Regione si debba fare tesoro di questa chiusura e pensare che, dopo la sanità, la cosa importante è l’agricoltura e poi il turismo. “La nostra provincia è votata all’agricoltura e su questo dobbiamo puntare”.

Il sindaco di Civita Castellana, Franco Caprioli ha aggiunto: “Le Regioni dovrebbero in questo momento fare pressione sullo Stato per fare interventi massicci sul settore del turismo. Bisogna avere maggiore consapevolezza dell’importanza del settore turistico, che ha bisogno di aiuti più importanti rispetto a quelli messi in campo”.

Lina Novelli, sindaco di Canino, ha spiegato di attendere il decreto del Governo e di capire come la Regione Lazio vorrà muoversi. Ha poi parlato dei test sierologici, chiedendo come si allarghi la platea.

Menicacci

Sandra Pandolfi, sindaco di Calcata, ha espresso la preoccupazione relativa alla gestione dei flussi turistici quando ci  sarà la riapertura. “Non nego che il fine settimana antecedente al lockdown siamo stati presi d’assalto. Vorremmo sapere, quindi, se ci siano forme di supporto in questo senso”.

La parola è, quindi, andata al vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, che dopo aver ringraziato i sindaci per il loro lavoro, ha affermato: “Sappiamo quanto sarà ancora di più il lavoro da fare in questa fase sui territori. Credo che il grosso del lavoro lo dobbiamo fare adesso. Non possiamo passare dal lockdown per evitare il virus al blocco delle nostre aziende perché rischiano grosso. Per quanto riguarda le linee guida che dovremmo avere tra oggi e domani,vorremmo attenerci il più possibile a quelle nazionali e dell’Inail. Stiamo lavorando per quelle degli esercizi commerciali per avere la sicurezza da un lato e dall’altro fare uno sforzo per far lavorare le attività. Stimolare le

Pandolfi

imprese all’attività e guardare al contempo alla sicurezza per non trovarci con una curva epidemica elevata”. Sul turismo Leodori ha detto: “E’ il settore che ha azzerato di fatto i fatturati e che ripartirà più lentamente. Condivido  molto il tema del turismo nelle zone agricole, recuperando gli spazi verdi. Se ci sono proposte da questo punto di vista  coordiniamoci”. Ha poi annunciato come la Regione stia per definire una delibera di ripartizione delle risorse i 1 milione e mezzo di euro per i comuni lacuali (70 per cento per la superficie bagnata dal lago e il 30% per i residenti) e circa 6 milioni di euro per i comuni costieri con un contributo in base all’ampiezza delle spiagge libere sulla costa. E’ stata fatta anche una delibera di 10 milioni di euro per i fondi agevolati. “E’ chiaro che il turismo è un settore che il Governo dovrebbe inserire nel Dpcm con 2,5 miliardi di euro per il rilancio del settore”. Ha poi parlato di ritardi oggettivi divenuti insostenibili ed ha aggiunto: “Speriamo entro domani sera di potervi fornire le linee guida

Novelli

per gli esercizi, i centri commerciali, i ristoranti, i bar, i parrucchieri e gli estetisti, che dal 18 maggio riapriranno. La parte delle aree demaniali le dovremo vedere successivamente così come le linee guida per i campeggi. Il difficile  ha concluso Leodori – arriva adesso, la parte più complicata dell’intervento amministrativo, ovvero come far ripartire le nostre città, cercando di non lasciare indietro nessuno”. Anche sui mercati rionali Leodori ha riferito che al 90% dovrebbero riaprire, anche se ancora non si hanno le linee guida.

Le conclusioni sono spettate al consigliere regionale Enrico Panunzi, che ha spiegato come bisogna creare un blocco unitario per agire in maniera compatta. “Sulle linee guida- ha affermato- stiamo aspettando come tutte le Regioni le nazionali per disciplinare il più possibile le attività, ma pensare ad uno Stato che possa sostituirsi alla produzione di ricchezza delle aziende è impossibile. Ci possiamo salvare se presto torniamo a una sorta di normalità. Le risorse non sono illimitate. Lo Stato si sta indebitando e la Regione Lazio che fino a sette anni fa era considerata

Caprioli

inaffidabile,  oggi ha messo in campo quasi 700 milioni di euro. Tra le tante misure ha stanziato 50 milioni di euro per un pronto cassa a tasso zero. Su 5 mila domande che potevamo accettare sono state protocollate 42 mila per 400 milioni di euro chiesti alla Regione. Molti importanti sono i provvedimenti, ma ancora di più far sì che diventino moneta immediata”. Inoltre, sulla cassa integrazione in deroga, Panunzi ha spiegato: “La Regione Lazio è stata la prima in Italia che il 2 aprile ha iniziato a inviare all’Inps le domande, ma l’Inps ha pagato intorno al 12%. Abbiamo messo a disposizione 21 milioni di buoni spesa, 10 milioni per l’agricoltura, 8 milioni per la cultura. Il modello Ponte di Genova deve essere la regola.  Nel prossimo decreto si prevedono aiuti a fondo perduto per le imprese, che hanno avuto la decurtazione di 1/3 del fatturato rispetto all’anno scorso con delle soglie. Abbiamo

Porri

fatto una miriade di provvedimenti, ma dobbiamo cercare di vedere cosa viene stabilito nel nuovo decreto anche per andare a colmare le lacune che sicuramente ci saranno. Sono totalmente favorevole a nuove modalità turistiche come quello del ripristino dei sentieri, quali la via Francigena e la via Amerina. Sicuramente arriveranno delle somme per investimenti nella sanità così come nelle scuole. Per la sanità è previsto anche un piano straordinario di assunzione di 9300 infermieri. Ieri, inoltre, è stata emanata una determina, individuando laboratori privati abilitati per i test sierologici. Nella provincia di Viterbo sono attivi i drive in di Belcolle, Civita Castellana  e Tarquinia”.

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