“Costruire comunità: We Care”: in mille in festa per le strade della città

VITERBO – L’iniziativa dell’associazione Juppiter e della scuola Luigi Fantappiè per riportare bambini e ragazzi a giocare nelle piazze. Tornare a giocare insieme nelle piazze della città, riscoprirla, sentirla propria e sentirsi felici: è “Costruire comunità: We Care”, la festa della scuola che oggi ha fatto tappa a Viterbo, organizzata da associazione Juppiter e istituto comprensivo Luigi Fantappiè, in collaborazione con la Asl e finanziata dal ministero dell’Istruzione.

Dalla sala consiliare del Comune, a febbraio, presentando uno dei tanti progetti dell’associazione, il presidente Salvatore Regoli, lo aveva promesso: “Riporteremo bambini e ragazzi nelle piazze del centro storico a giocare”. Promessa mantenuta in appena tre mesi.

Dopo analoghe iniziative a Vulci e Capranica, nei giorni scorsi, dove a festeggiare in strada il ritorno alla vita post-pandemia sono stati duemila giovanissimi tra i 3 e i 19 anni, una folla colorata di studenti dell’istituto comprensivo statale Luigi Fantappiè ha invaso oggi le strade del capoluogo. Un modo di riappropriarsene simbolicamente, dopo i mesi bui dell’emergenza sanitaria, dell’isolamento, del distanziamento sociale.

L’iniziativa ha coinvolto tutti i ragazzi e i lavoratori della scuola, oltre mille tra studenti, insegnanti e personale: alle 10 si sono ritrovati a piazza del Plebiscito, tra musica, canti, danze, attività ludiche e momenti di riflessione.

“Gli alunni del nostro istituto hanno aspettato questa giornata con grande emozione – afferma la dirigente scolastica Valeria Monacelli -. Dopo due anni di restrizioni il messaggio che la scuola vuole dare alle istituzioni è ‘Noi ci siamo, ci siamo sempre stati, e oggi abbiamo abbracciato la città’”.

“Costruire comunità: We Care” vuol dire costruire una rete tra scuole, enti pubblici e privati, associazioni del terzo settore, in modo da coinvolgere bambini e ragazzi, protagonisti del processo di educazione e crescita, ma anche la comunità.

Tra le autorità presenti stamattina, il comandante provinciale dei Carabinieri di Viterbo, colonnello Andrea Antonazzo; il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Andrea Pecorari; il Questore di Viterbo, Giancarlo Santelia; il Prefetto di Viterbo, Antonio Cananà; il commissario straordinario al Comune di Viterbo, Antonella Scolamiero; il comandante del Reggimento elicotteri operazioni speciali (Reos), Loreto Bolla; Roberto Bracaccini, segretario personale del vescovo di Viterbo Lino Fumagalli; l’ingegner Rosario Caccavo, in rappresentanza del comando provinciale del vigili del fuoco.

“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: Viterbo si è riempita di giovani che hanno riversato tutto il loro entusiasmo nelle strade – dichiara il presidente di Juppiter, Salvatore Regoli -. Tutti abbiamo risentito delle restrizioni doverose dell’emergenza sanitaria, ma per i ragazzi il peso è stato maggiore: si sono sentiti ‘derubati’ di un pezzo di gioventù. Questa festa vuole essere un modo per restituire loro le ali che questo brutto periodo della storia recente ha provato a tarpare, senza riuscirci. Parafrasando una famosa canzone, ‘certe luci non puoi spegnerle’: i nostri giovani non si fanno spegnere. E felici, a giocare nelle nostre piazze, brillano ancora di più”.

Associazione Juppiter

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