Covid-19, CNA: “Le imprese del settore alimentare possono smaltire le scorte di etichette ed imballaggi”

VITERBO – “Le imprese di produzione del settore alimentare possono smaltire, entro l’anno, le scorte di etichette ed imballaggi ordinati prima del 1° aprile, data di applicazione del Regolamento dell’Unione Europea 775/2018, e della pubblicazione dei decreti di proroga dei decreti nazionali in materia di indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del grano nella pasta, del riso, del pomodoro e del latte, in corso di adozione. Lo prevede la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico che sarà pubblicata a breve in Gazzetta Ufficiale”. A renderlo noto, è la CNA di Viterbo e Civitavecchia, che sottolinea: “E’ stata accolta la richiesta avanzata dalla nostra Confederazione. Almeno una buona notizia”.

Il Regolamento UE, lo ricordiamo, introduce l’obbligo di indicare il Paese d’origine o il luogo di provenienza di un alimento quando questi non siano gli stessi dell’ingrediente primario.

“Avevamo posto, per primi, all’attenzione del Ministero e della Commissione Europea la necessità che, in una situazione di stress per il tessuto produttivo a causa dell’emergenza epidemiologica, non si assestasse un ulteriore colpo – spiega CNA – e si intervenisse per evitare che imprese la cui attività ha subito una drastica riduzione dovessero spendere altri soldi per l’adeguamento delle etichette. Ciò, anche in considerazione della reintroduzione dei decreti nazionali in materia di origine. La circolare ministeriale tiene altresì conto del fatto che in questi mesi si è registrato un rallentamento nella stessa produzione e fornitura degli imballaggi destinati al settore alimentare”.

La Commissione Europea ha invitato gli Stati membri a valutare l’opportunità di adottare misure di temporaneo differimento dell’applicazione di alcuni obblighi di etichettatura, compresi quelli del Regolamento 775/2018775.

CNA Alimentare ha già inoltrato al Ministero un pacchetto di proposte. Tra queste, a proposito del Regolamento, la moratoria di almeno in anno – tanto più che le linee guida sono state pubblicate solamente nel gennaio scorso – ed una circolare congiunta dei Ministeri dello Sviluppo, della Salute e delle Politiche Agricole, affinché le imprese abbiano un quadro normativo chiaro. L’Associazione ha inoltre fornito, riguardo all’etichettatura, indicazioni pratiche, per consentire agli imprenditori di utilizzare le scorte di cui dispongono e, nello stesso tempo, per garantire ai consumatori informazioni adeguate, nel rispetto della normativa vigente.

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