VITERBO – Riceviamo da Egidio Gubbiotto (Confael) e pubblichiamo: “Vista l’emergenza COVID-19, visti i riconoscimenti della Regione Toscana a tutti gli operatori sanitari per lo sforzo eccezionale nel periodo dell’emergenza da Coronavirus e per il rischio biologico cui sono sottoposti nell’esercizio delle loro funzioni; Visto che gli operatori della regione Lazio non sono figli di un Dio minore e che non sono immuni dall’infezione questa Organizzazione Sindacale CHIEDE Che vengano riconosciuti gli stessi diritti, suddividendo le indennità in 3 fasce:
A. Indennità giornaliera di 45 euro a medici e Operatori Sanitari del Comparto comparto che operano in questi setting assistenziali:
− Malattie infettive
− Degenze Covid
− Dea, OBI, HDU (unità alta dipendenza), Pronto Soccorso
− Rianimazioni, Terapie Intensive
− USCA (unità speciali di continuità assistenziali) – assistenti sanitari, destinati alla presa in carico dei pazienti Covid
− Bed Menager
− Tecnici perfusionisti ECMO (ossigenazione extra corporea a membrana)
− Laboratorio: lavoratori addetti al trattamento dei campioni biologici per esami Covid ovvero alla effettuazione di test o campioni dello stesso tipo
− Radiodiagnostica: operatori in servizio presso le strutture che effettuano esami verso pazienti provenienti da percorsi Covid
− Obitorio
− Front office
B. Indennità di 25 euro per i medici e comparto dei seguenti settori:
− SPDC
− Territorio, in servizio presso strutture afferenti a percorsi ospedalieri e territoriali Covid non ricompresi nella fascia A
− Ostetricia
− dialisi
− altre degenze
− check-point
C. indennità di 20 euro aggiuntivi al giorno per tutti gli altri operatori.
Si chiede che il riconoscimento di tale indennità sia retroattiva dalla data di emergenza, 4 marzo 2020.
Si ricorda che gli operatori sanitari non sono “angeli” ma sono professionisti al servizio della salute e della vita.
Certa dell’attenzione a quanto sopra e rimanendo a disposizione per opportuni riscontri
Si coglie occasione di PorgerVi
Distinti saluti