Covid: Bianchini, dark kitchen e delivery stanno uccidendo ristorazione e tradizione enogastronomica

ROMA – «Le enormi difficoltà che sta attraversando il comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca), dovute alla singolare decisione del precedente governo di chiudere i ristoranti la sera, in contrasto al parere del Cts, hanno favorito la penetrazione delle catene internazionali di Junk Food e la proliferazione delle dark kitchen. Ciò moltiplicherà i fallimenti dei piccoli imprenditori italiani, che generano il 30% del Pil, e l’assassinio della tradizione enogastronomica del nostro Paese».

Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente di MIO ItaliaMovimento Imprese Ospitalità.

«I ristoratori, tutti in oggettive difficoltà, fra cui locali importanti con tradizioni secolari e citazioni sulle più autorevoli guide enogastronomiche, stanno ricevendo proposte da parte di grandi catene di delivery. Si tratta di utilizzare le loro cucine per riscaldare in franchising cibi precotti e surgelati da mettere nel contenitore e consegnare poi a domicilio», ha reso noto Paolo Bianchini.

«Questo sta succedendo e dilagando nel nostro Paese. Le grandi catene internazionali, che non pagano tasse in Italia, sono entrate a gamba tesa nel momento di maggiore difficoltà dei piccoli imprenditori dal dopoguerra a oggi. Lo ha ben documentato “Anni 20” ieri in prima serata su Rai 2. Ripeto: la politica dica chiaramente se vuole rendersi artefice del delitto del 30% del Pil», ha concluso Paolo Bianchini.

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