Covid e scuole: è pressing sul rientro di domani

di REDAZIONE-

Domani, lunedì 10 gennaio, si torna a scuola, nonostante il numero dei contagi in aumento per via della variante Omicron e le rimostranze di numerosi presidi e governatori regionali. Il Governo non ne vuole sapere e tira dritto per la sua strada, con la scuola che riaprirà domattina in presenza, nonostante gli appelli ad un posticipo in presenza. Intanto il numero dei contagi torna a sfiorare quota 200 mila. Il ministro Bianchi ha incontrato i sindacati per illustrare le nuove misure emanate dal Consiglio dei Ministri, indicando come siano state approvate una serie di provvedimenti articolati, anche per la scuola, con la Dad per 10 giorni per casi specifici. Le regioni hanno chiesto senza risultati uno slittamento della data della riapertura delle scuole. Il presidente del Veneto Zaia torna a chiedere un intervento del Cts perché, a suo dire, si rischia “una falsa riapertura” in uno scenario fatto di assenze e quarantene. In Campania il governatore De Luca si appella alle “circostanze di eccezionale e straordinaria necessità” nell’ordinanza con cui ha disposto fino al 29 gennaio il ricorso alla dad per le scuole medie, elementari e dell’infanzia. Ma il Governo ha annunciato che impugnerà questa ordinanza, mentre il Tar ha chiesto alla Regione di presentare ulteriori documenti. La Sicilia, dal canto suo, fa slittare di tre giorni il rientro a scuola. C’è poi il Trentino che annuncia che non applicherà le nuove norme sulla quarantena a scuola e sul super pass per i trasporti.

Intanto, la curva dei contagi non cessa a calare e dai dati dell’Iss sembra che i più colpiti siano proprio i bambini tra i 5 e gli 11 anni e i ragazzi tra i 16 ed i 19 anni. Il presidente di Anp, Antonello Giannelli ha dichiarato come già in queste ore il numero degli studenti positivi abbia raggiunto l’ordine delle decine e addirittura centinaia e rende impossibile attuare le procedure previste. “A mio avviso – ha dichiarato –  è molto improbabile che il sistema sanitario, nonostante il supporto delle farmacie nell’esecuzione dei tamponi per gli studenti della scuola secondaria, possa smaltire tempestivamente l’enorme carico di lavoro. Stimiamo che lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti della scuola su un milione,  tra docenti e personale Ata,  ovvero un 10% del totale, per le più svariate questioni legate a Covid, quarantene, vaccini eccetera”.

Il Miur precisa sul suo sito i requisiti per frequentare in presenza, alle medie e alle superiori con due positivi in classe, requisiti che “durante il regime di autosorveglianza, devono essere dimostrati dall’alunno”. Quindi, la norma “autorizza le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy.
Con due casi di positività nella stessa classe, precisa il Miur, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, i guariti da meno di 120 giorni, chi ha fatto la dose di richiamo, possono frequentare in presenza, in regime di autosorveglianza. Infine, si prevedono tamponi gratuiti per chi è in regime di autosorveglianza. Tamponi che potranno essere effettuati presso le farmacie e le strutture convenzionate. Ma servirà la prescrizione medica.

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