Crisi demografica, proposta di Procaccini (Fdi) all’Ue: “Serve una strategia per sostegno alle famiglie”

BRUXELLES – Una risoluzione del Parlamento europeo sullo sviluppo di una strategia per la demografia, per chiedere alla Commissione UE di sostenere la natalità negli Stati membri. E’ la proposta presentata a Bruxelles dall’europarlamentare di Fratelli d’Italia- ECR, Nicola Procaccini.
“La natalità e le politiche demografiche sono temi strategici per Fratelli d’Italia, come più volte ha affermato Giorgia Meloni. L’Unione Europea nel suo complesso sta affrontando diverse sfide demografiche come l’invecchiamento, il calo delle nascite, il peso sempre più squilibrato del sistema pensionistico e lo spopolamento progressivo di alcune aree – afferma Procaccini – La risposta a questa emergenza non può essere certo l’immigrazione di massa, come sostiene la sinistra. Per questo, su invito dell’on. Tiziana Drago e in continuità con le istanze avanzate da Fratelli d’Italia nel parlamento nazionale, ho proposto una risoluzione in cui il Parlamento UE invita la Commissione Von Der Leyen a stabilire una strategia per la demografia basata su alcuni punti chiari e concreti. Tra questi, lo stanziamento di fondi dal bilancio dell’UE e dai bilanci nazionali per sostenere i genitori e la natalità negli Stati membri e lanciare campagne informative ed educative sulla demografia negli Stati membri dell’UE, per sensibilizzare le nuove generazioni sulla sua importanza. La mia proposta invita la Commissione a sostituire la narrativa basata sul presupposto che l’UE ha bisogno della migrazione per far fronte alle sue sfide demografiche ed economiche, con politiche volte a promuovere la natalità e il benessere familiare nei suoi Stati membri”.
“Ringrazio Nicola Procaccini per aver posto all’attenzione del Parlamento europeo la necessità dello sviluppo di una strategia dell’UE per la demografia – dichiara la senatrice di FdI Tiziana Drago, membro della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza – In Italia l’inverno demografico è legato a due fattori: da un lato alla denatalità che si attesta su un valore di 1.17 figli per donna (dato Istat 2021), su cui l’emergenza sanitaria ha giocato un ruolo pesantissimo, generando sfiducia verso il futuro, dall’altro all’aumento di una nuova ondata di emigrazione giovanile, la cosiddetta generazione core (19-39 anni) che porta ad un progressivo spopolamento proprio in quelle aree che presentano maggiori criticità per assenza di infrastrutture e servizi essenziali. C’è l’esigenza di consolidare un binomio inscindibile economia-demografia, sostenendo sia una riorganizzazione delle politiche del lavoro per incentivare nuovi sbocchi occupazionali; sia un potenziamento dei servizi destinati ai genitori, dagli asili nido alla modifica dell’attuale disciplina delle astensioni e congedi per maternità e paternità, ampliando la finestra temporale da sei mesi ai primi tre anni del bambino e l’implementazione delle mense scolastiche che meglio potrebbero conciliare i tempi lavoro-famiglia”, conclude la senatrice Drago.

 

 

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