Crollo del Pil, Capone (Ugl): “Subito riforma fiscale e investimenti per favorire ripresa e occupazione”

ROMA – “Il quadro delineato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) relativo al 2020 è ancora peggiore rispetto alle stime precedenti. Quest’anno, infatti, è atteso un vero e proprio crollo del pil italiano pari al -12,8% con un balzo del debito pubblico al 166,1%. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Lavoro il calo delle ore lavorate nel secondo trimestre porterà ad una perdita di 300 milioni di posti di lavoro a livello globale per effetto del virus Covid-19. Appare chiaro che non c’è un minuto da perdere per affrontare la crisi più grave dal dopoguerra. Non è più tempo per misure spot o per provvedimenti tampone come quelli varati finora dal Governo. In tal senso è emblematico il dato fornito dalla Corte dei Conti secondo cui soltanto il 2% di chi ha beneficiato del reddito di cittadinanza, ha poi ottenuto un lavoro grazie ai Centri per l’impiego. E’ inoltre inammissibile lasciare in una situazione di totale incertezza il mondo della scuola scaricando su insegnanti e studenti i costi delle inefficienze e dei ritardi. Per rilanciare davvero il Paese occorre in primis avviare una riforma organica del sistema fiscale al fine di tagliare le tasse a imprese e lavoratori. In secondo luogo è necessario varare un piano industriale di medio e lungo periodo attraverso investimenti ad alto moltiplicatore del pil in grado di favorire la ripresa economica e l’occupazione”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati del FMI sul crollo del prodotto interno lordo italiano nel 2020.

 

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