di MARIELLA ZADRO –
VITERBO – La settimana del Pellegrino, organizzata dall’Associazione Amici della Via Francigena Viterbo Aps e la Parrocchia di Santa Maria Nuova, si è conclusa questa mattina con l’iniziativa “Pellegrino per un Giorno” sulla Francigena.
Partiti dall’Ospitale del Pellegrino, nel cuore del quartiere medievale, percorrendo Via Sant’Antonio, siamo arrivati a Porta Faul per iniziare il percorso attraverso Strada Signorino.
Entrambe le vie sono le Vie Cave, chiamate anche “tagliate” creazioni ancora poco conosciute degli Etruschi, affascinanti percorsi scavati nel tufo.
Un cammino di circa 5 chilometri che abbiamo affrontato con viva partecipazione.
Presente la consigliera comunale con delega alla Via Francigena e al Giubileo Alessandra Croci, con un gruppo di portatori che per mezzo di due Joelette, hanno permesso a Luca e Daniela di fare l’esperienza di un breve cammino.
A metà strada del percorso, un incontro inaspettato.
Un “vero pellegrino” With lois Luigi, proveniente dalla Germania e diretto a Roma.
È stato spontaneo fare la sua conoscenza ed invitarlo a proseguire con noi parte del percorso.
Arrivati nella chiesa rurale di Castel d’Asso ad accoglierci nel prato antistante i componenti dell’Associazione Amici del Beato Domenico Bàrberi e don Gianni Carparelli che prima della benedizione, ha invitato tutti noi ad una breve riflessione.
“Il vostro cammino, è un’esperienza pastorale, stiamo qui a riscoprire il vero senso della Fede. Nella nostra esperienza di oggi troviamo due verbi importanti: camminare e benedire. Il vostro andare è come la metafora della vita. Dopo il camminare, ecco il senso del benedire. Camminando, accogliendo, sorridendo, accettando le difficoltà, noi dimostriamo di essere benedetti da Dio. Se camminano nella vita con rispetto, con pace, con onestà e tranquillità, se diffondiamo tutto ciò, diventiamo noi, la benedizione”.
La breve cerimonia si è conclusa con la recitazione della preghiera del Pellegrino proposta dal diacono Vincenzo Mirto:
“O Dio, che portasti fuori il tuo servo Abramo dalla città di Ur dei Caldei, proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni, e che fosti guida del popolo ebreo attraverso il deserto ,ti chiediamo di custodirci, noi tuoi servi, che per amore del tuo nome
andiamo pellegrini.
Sii per noi compagno nella marcia, guida nella difficoltà ,sollievo nella fatica, difesa nel pericolo, albergo nel cammino, ombra nel calore, luce nell’oscurità, conforto nello scoramento e fermezza nei nostri propositi perché, con la tua guida ,giungiamo sani e salvi al termine del cammino e, arricchiti di grazia e di virtù, torniamo illesi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria.
Per Cristo nostro Signore, amen.
San Giacomo, apostolo di Gesù, prega per noi.
Maria, madre di Dio, prega per noi”.
Una sorpresa, molto gradita, la presenza del gruppo Teatro Medievale La Contesa che ha rappresentato alcuni momenti di vita medievale ricevendo ringraziamenti e applausi da tutti i presenti.
La mattinata si è conclusa con un momento conviviale.