di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO (Viterbo)- Ore 19. I minifacchini sono tutti insieme alla chiesa del Sacro Cuore del Pilastro ad attendere la benedizione e a pregare Santa Rosa. Un rinfresco in allegria con la sindaca Chiara Frontini, Emanuele Aronne, Giancarlo Martinengo e Rosanna Giliberto. Arriva il Vescovo della Diocesi di Viterbo con don Luigi Fabbri, accolto da don Flavio.
C’è emozione. La stessa che, da 51 anni, accompagna le minimacchine e la preparazione. Un mese di prove rigorose e di preghiere per questi ragazzi, pronti a portare in gloria la Santa viterbese. Il sole si appresta al tramonto, colorando di riflessi aranciati la chiesa, fulcro e cuore del quartiere. 
Mamme, genitori, nonni e bambini con palloncini ed entusiasmo aspettano chiassosamente l’evento: il 51esimo trasporto della mini Macchina. Una Macchina meravigliosa di 14 metri, che pesa circa 6 quintali e riproduce perfettamente la grande Armonia Celeste, ideata e progettata da Roberto Ioppolo, con appaltatura di Socrate Sensi.
Una base meravigliosa ricorda Fontana Grande, la Loggia dei Papi e il leone, simbolo di Viterbo. La parte superiore s’innalza imponente verso il Cielo a portare la Santa, fra armonie di luci, di ombre e di riflessi di cielo, ove una luminosa luna crescente crea sinfonie di pallido chiarore.
A breve, fra ali di folla, Armonia Celeste percorrerà le vie del Pilastro, uno dei quartieri storici di 
Viterbo, accogliente, popolare e ricco di storia e tradizioni.
Ore 20 – All’interno della chiesa del Sacro Cuore entra il Vescovo, con don Luigi, Don Flavio, la sindaca Chiara Frontini, i minifacchini, acclamati dai presenti. Il Vescovo abbraccia don Enzo. Il parroco della chiesa del Sacro Cuore, l’amatissimo e attivissimo don Flavio, prende il microfono:”Per la prima volta, signor Vescovo, assiste a questa manifestazione. Sono 51 anni che viene trasportata la mini Macchina. Dopo le prime piuttosto semplici, si è pensato di riprodurre le Macchine del passato. Ora arriva il momento più intenso”.
Presenti, oltre alla Sindaca Chiara Frontini, il consigliere regionale Daniele Sabatini con la consorte Antonella Sberna, il presidente dell’Avis Luigi Ottavio Mechelli, assessori, consiglieri e rappresentanti politici.
Prende poi la parola il Vescovo:”Vi posso dire che sono emozionato? Pur essendo abituato a stare in pubblico, sono sbalordito. Posso riassumere l’evento in quattro parole: stupore, consapevolezza, fede e tradizione, poi c’è la gioia di vedere i piccolini. Grazie a chi trasmette loro questi valori. È qualcosa di unico vedere la chiesa in bianco.” Poi scherza:” La prossima volta mi vestirò di bianco anch’io con la fascia rossa. Il 29 avremo la messa preparatoria con i facchini e sarebbe bello accogliere anche i minifacchini. Sto toccando con mano il cuore di Viterbo, un cuore pulsante. Cari ragazzi, coltivate nel cuore la vostra emozione !”. Il Vescovo ringrazia poi il Comitato e don Flavio. Attraverso voi voglio benedire le famiglie. Santa Rosa vi conduca a coltivare i valori importanti. Amate la vostra città, la vostra parrocchie e conservate intatti questi valori. Possiamo dire che semo tutte de n’ 
sentimento?”.
I minifacchini portano poi un omaggio floreale a Santa Rosa e viene recitata la preghiera del mini facchino. La commozione e l’emozione sono alle stelle.
Stefano Caciola, presidente del Comitato, manda un simbolico abbraccio al vescovo emerito mons. Lino Fumagalli, per la perdita della madre; ringrazia successivamente il Vescovo e le autorità presenti. Luigi Ottavio Mechelli, presidente dell’Avis di Viterbo, del quale ricorre il 65esimo anniversario, dona una targa ricordo al comitato. Il Presidente ringrazia poi calorosamente Pino Loddo, dicendo che rimarrà il capofacchino a vita, anche se lascerà l’incarico. Egli, commosso, afferma:
“Ho visto tanti bambini crescere. Ho tenuto padri, zii, nipoti. Ho deciso di lasciare, ma il cuore sarà sempre con voi. A volte sono burbero, lo riconosco, ma sono contento che, da questa comunità, sono entrati 73 minifacchini del Pilastro fra i Facchini. Non è finita.”
Tutti i presenti nella chiesa in coro elevano un saluto:” Pino Pino!”
Loddo ricorda a chi sono dedicati il trasporto è le girate.
Stefano Caciola infine aggiunge:” Siete qui, ragazzi, a mantenere una tradizione popolare e vi auguro un buon trasporto per Santa Rosa. Portate Rosina a casa!”. Il Vescovo esorta tutti:
“Se non si sta insieme, se non ci si lega profondamente, non si può portare il peso della macchina”. Dopo la benedizione, risuona alto il grido:” Evviva Santa Rosa!!’
