“Cura Italia”, Fratelli d’Italia Viterbo: “Accolto l’ordine del giorno presentato da Rotelli”

VITERBO – Cura Italia: accolto con riformulazione, nel decreto votato venerdì alla Camera, l’ordine del giorno presentato dal deputato di Fratelli d’Italia, Mauro Rotelli.

Nello specifico, la richiesta dell’onorevole è mirata agli artigiani e piccoli commercianti.
La Camera, premesso che: il decreto-legge n. 18/2020, C. 2463 Governo, approvato dal Senato, reca «Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l’adozione di decreti legislativi»;

nello specifico è riconosciuta nel decreto una indennità in favore di alcune categorie di lavoratori con benefici previsti a condizioni determinate per i liberi professionisti (titolari di partita IVA) iscritti alla cosiddetta Gestione separata INPS ed i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla medesima Gestione oltre che ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS (relative agli artigiani, agli esercenti attività commerciali ed ai coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali);
a tal proposito e al fine di venire incontro alla categoria di lavoratori particolarmente
colpita dalla pandemia (artigiani e piccoli commercianti), sarebbe opportuno introdurre, nella disciplina dei trattamenti pensionistici un adeguamento necessario a causa delle profonde trasformazioni ed evoluzioni che il loro settore economico di appartenenza ha registrato nel corso degli ultimi anni, penalizzando pesantemente il libero esercizio delle attività economiche di queste categorie;

si tratterebbe di un adeguamento reso necessario da esigenze, ormai indifferibili, di
attenzione nei confronti di un settore vitale della nostra Nazione, come lo è quello dell’artigianato e del commercio, spina dorsale della nostra economia, che ha registrato una progressiva contrazione e versa in uno stato di sofferenza e di difficoltà: impegna il Governo a valutare l’opportunità, per tutto il periodo della durata dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, di disporre l’abolizione dei minimi contributivi pensionistici per gli artigiani ed i commercianti iscritti all’INPS, categorie tra le più colpite dalla pandemia e che rappresentano un patrimonio non solo economico, ma sociale ed identitario nazionale, in grado di incidere in modo significativo, ed in senso migliorativo, sui livelli qualitativi e sul consolida mento delle relazioni sociali nei contesti urbani, anche in quelli più periferici.

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