“Da Lascaux (16.500 A.C.) a Google Maps. Storia della Cartografia antica e moderna sulle orme di Leonardo Da Vinci”

La conferenza di venerdì 26 gennaio sarà un viaggio nel tempo che parte dalle prime rappresentazioni astrali risalenti al Paleolitico rinvenute in Francia e arriva alle mappe di ultima generazione ricavate dalle foto satellitari. Un itinerario dove non potranno mancare le civiltà mesopotamiche e l’antico Egitto che rappresentavano abitati, colline, fiumi e strade principalmente su tavolette di argilla. Poi le mappe di epoca romana che dovevano orientare eserciti, carovane e imbarcazioni per raggiungere le varie regioni dell’Impero. Di questa epoca non si può non citare il greco-egizio cittadinizzato romano Tolomeo che alla Geografia e alla Cartografia dedicò gran parte dei suoi studi i quali per secoli “orienteranno l’oriente” e, dopo la presa di Costantinopoli del 1204 da parte dell’esercito crociato di Innocenzo III, anche l’occidente. Saranno i grandi esploratori del Rinascimento a sistemare le comunque apprezzabili intuizioni tolemaiche ed i perlopiù monastici planisferi medievali ispirando artisti sempre più specializzati che, su richiesta, affrescheranno mappe ovunque, siano esse pareti papali, regali o semplicemente nobiliari di rappresentanza. Su carta primeggerà lui, il genio, che ventenne già esercitava il suo intuito cartografico sulla Valle dell’Arno e un decennio dopo la riscoperta dell’America, cinquantenne, rappresentava la prima cartografia a volo d’uccello completa di stradario della storia. Nel settecento nascerà la cartografia “scientifica” che metterà a punto i valori della longitudine. L’ottocento sarà il secolo degli Istituti geografici e delle case editrici specializzate che, con atlanti e mappamondi sempre più aggiornati, sbalordiranno le generazioni coeve ed evolvendo quelle del secolo successivo. Fu infatti l’ammirazione per gli atlanti, per Leonardo e per il suo tipo di rappresentazione paesaggistico-urbanistica a spingere il relatore di questa conferenza ad approfondire gli studi e a fondare, nel 1998, il piccolo laboratorio cartografico tuttora attivo. Le opere prodotte dal laboratorio sono in parte inspirate alle tecniche di Leonardo e vengono utilizzate per fini turistici in alcune parti di Roma e in alcuni centri della Tuscia. Venerdì, oltre alla visione di tre brevi filmati, verranno con l’occasione presentate alcune stampe storico-artistiche a volo d’uccello curate personalmente dal relatore.

INGRESSO LIBERO

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