di MARIA ANTONIETTA GERMANO-
SAN MARTINO AL CIMINO (Viterbo) – Chi arriva dalla strada Sammartinese, dopo aver superato l’ingresso del Balletti Park Hotel, prima di entrare nel borgo attraverso l’antica Porta del Borromini (che è in pessime condizioni, ndr), sulla destra, sempre nel spazio Balletti, si trova una piccola area di preghiera, un giardinetto recintato che custodisce sotto una piccola cappella in legno una bella statua del Cristo morto che invita il viandante a un momento di sosta e raccoglimento. Il crocifisso, benedetto dal compianto parroco Bonaventura, è da sempre rimasto lì al buio della notte.
In tutti questi anni il simbolico manufatto, aperto alle intemperie, ha ricevuto sempre un accurato restauro conservativo dall’abile volontario ebanista Roberto Marchi, socio emerito del Centro Polivalente ‘Donna Olimpia’ APS.
Dopo gli ultimi lavori di rimessa a nuovo della recinzione e della preziosa statua del Gesù, il direttivo del Centro ‘Donna Olimpia’ ha deciso di farsi carico dell’acquisto e posa in opera di un piccolo modulo fotovoltaico che converte la luce solare in elettricità e finalmente, da oggi 13 luglio, dopo il tramonto, la croce è illuminata da una luce azzurrina che la rende visibile a tutti..