Da Viterbo a Perugia, è la città che il 2 marzo accoglie la presentazione del Movimento “SpazioTempismo“

VITERBO – Alle ore 16,30 presso la Galleria “Spazio 121 Arte” di Perugia, in Via A. Fedeli, 121 con ingresso libero, Enzo Trifolelli, introdotto dal Dott. Pippo Cosenza, dialogherà con artisti, appassionati dell’arte e non, sul nuovo concetto e movimento artistico “SpazioTempismo”. Idea questa che ha le sue origini nel 2010 e che, in seno al Festival ViterboImmagine2023, ha avuto la sua affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.

Sarà attesissimo l’intervento del critico d’arte Andrea Baffoni che dialogherà con i presenti che saranno accolti nella mostra tra pitture, sculture e altre espressioni artistiche.

In questo incontro, dopo una breve ma interessante descrizione del concetto, ci sarà un confronto con i presenti e si approfondiranno i temi inerenti. Per la prima volta, il tempo e lo spazio nell’arte, saranno uniti nell’opera con la rappresentazione multi-prospettica del soggetto e l’evidenza della continuità del trascorrere del flusso del tempo tra una prospettiva e l’altra. Molti riferimenti e avalli ci fanno pensare che il concetto dello Spaziotempismo abbia radici nella storia dell’arte, ma soltanto ora sono organizzate in un nuovo concetto e concretizzate con l’omonimo movimento.

All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il concetto e, con il link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione dell’idea. Sulla broshure web sono presenti anche immagini di opere in pittura, scultura, digital Art, installazioni e altorilievi.

Per la circostanza l’ingresso è libero sia al talk che all’esposizione delle opere realizzate con il concetto dello SpazioTempismo dagli artisti: Alessandro Scannella – Alessia Clementi – Arialdo Miotti – Paolo Signore – Carla Sozipo- Cecilia Piersigilli – Daniele Del Sette – Emanuela Artemi – Enzo Trifolelli – Francesco Persi – Giampietro Sergio – Jennifer Venanzi – Paola Ermini – Pippo Cosenza – Sheila Lista – Simona Benedetti – Stefano Cianti.

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