ROMA- Il vertice tra i capidelegazione dei partiti al governo ha deciso stamani l’estensione dell’obbligo del Green pass per i lavoratori pubblici e privati dal 15 ottobre. Si prevede la sospensione dal lavoro e, quindi, dallo stipendio, dopo 5 giorni di accesso senza certificato. La multa vale invece per chi si introduce sul luogo di lavoro senza Green Pass o con una falsificazione. Ci saranno un minimo e un massimo non ancora stabiliti nella riunione, ma probabilmente si andrà da 400 a 1000 euro. Il governo ha chiesto anche di estendere l’obbligo di Green pass a Quirinale, Consulta e Parlamento. L’obbligo di vaccinarsi, quindi, riguarderà anche le cariche elettive di Camera e Senato. Per il principio dell’autodichia, la norma non si può applicare però automaticamente agli organi costituzionali che, in base al decreto, dovranno pronunciarsi entro il 15 ottobre. L’obbligo di certificato è esteso anche a chi opera nelle associazioni di volontariato. Verso l’obbligo di prezzi calmierati, inoltre, per i tamponi. I tamponi saranno gratuiti per chi è esonerato dal vaccino, calmierati a 8 euro sotto i 18 anni, a 15 euro per tutti gli altri, ma solo fino al 31 dicembre. Per le farmacie dovrebbe scattare l’obbligo di adeguarsi alla convenzione. Sulla loro durata, inoltre, le Regioni hanno chiesto al governo di estendere la validità dei tamponi a 72 ore e non più a 48, chiedendo che sia il Comitato tecnico scientifico ad esprimere un parere.
Presenti oggi all’incontro con Draghi a Palazzo Chigi il ministro della Cultura Dario Franceschini per il Pd, il titolare del Mise Giancarlo Giorgetti per la Lega, il ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini per FI, la titolare per le Politiche Giovanili Elena Bonetti per Iv, il ministro della Salute Roberto Speranza per Leu. Per il M5S, assente Stefano Patuanelli impegnato al G20 sull’Agricoltura a Firenze, c’è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
Di seguito il testo del Decreto Legge