“Dal P. Savi alla professione di avvocato”: l’evento nel 150esimo anniversario dalla fondazione

di SIMONE CHIANI-

VITERBO – 150 anni di vita. Una prova di valore, competenza ed eccellente organizzazione strutturale: questo è ciò che è emerso in merito all’importantissimo anniversario di fondazione (1872) che ricorre quest’anno all’Istituto Paolo Savi di Viterbo; l’occasione è stata quella dell’evento “Dal Savi alla professione di avvocato”, organizzato e moderato da Paola Bugiotti, dirigente scolastico dell’I.T.E. fin dal 2012.

Tra i relatori e il pubblico hanno partecipato alla manifestazione diverse figure di rilievo: dal consigliere regionale Enrico Panunzi all’assessore Eugenio Stelliferi, dalla segretaria provinciale di Uil Silvia Somigli al presidente dell’ordine degli avvocati viterbese Stefano Brenciaglia. Presenti anche il pro-rettore Alvaro Marucci, l’Avvocato Prof. Costa e Alberto Spinosa, docente universitario assistito da un tutor dell’Unitus, Gabriele Iavarone.

In seguito all’apertura della D.S. Bugiotti, ha preso la parola Panunzi, evidenziando ai ragazzi del quinto anno l’importanza della decisione che di qui a poco saranno tenuti a prendere: “Scegliete bene!” il motto riassuntivo.
E’ stata d’altronde occasione per raccontare la figura dello scienziato Paolo Savi, oltre che per sottolineare l’importanza dell’economia (citando, peraltro, Karl Marx), per parlare della “frattura tra scuola e mondo del lavoro” e per ricordare l’importanza dell’indirizzo di studi in questione: “Dobbiamo salvaguardare questo indirizzo di studi, in un momento di calo demografico e di scuola che ancora deve trovare un assestamento.”

“Il Paolo Savi – ha rimarcato l’assessore alle politiche scolastiche Eugenio Stelliferi – ha fatto uscire la classe dirigente della Tuscia […] quindi è una scuola che va rilanciata.”

Motivo, quello degli ultimi problemi riscontrati dal Savi in termini di iscrizioni, che è tornato anche nelle parole di Silvia Somigli (segretario provinciale Uil Scuola): “Il Paolo Savi è un conduttore sociale, un raccordo culturale. […] Come sindacato ci siamo battuti perché questa scuola rimanesse in piedi.”

Discorso che poi è virato nell’ambito più propriamente didattico e professionale, attraverso le parole del pro-rettore dell’Unitus Alvaro Marucci: “Questi, per voi studenti, sono anni importanti: certe competenze nascono solo qui. All’università si correrà, e non avrete lo stesso tempo di ora per acquisire determinate abilità. – continuando poi con uno sguardo al lavoro – Vi attende un mondo del lavoro dinamico. Secondo uno studio […] in 20 anni più della metà dei lavori saranno nuovi. […] Il futuro è nelle vostre mani.”

Il professore di storia del diritto dell’Unitus, Alberto Spinosa, aiutato nell’esplicazione dei corsi da parte del giovane tutor Gabriele Iavarone, ha invece acceso i riflettori sul dipartimento di giurisprudenza dell’ateneo viterbese, rammentando il riconoscimento di eccellenza ricevuto dalla facoltà nel 2017 e sottolineando l’eccellente capacità di aggiornamento di coloro che compongono il corso di studi.

In chiusura, il Prof. Costa e il presidente dell’ordine degli avvocati viterbese Stefano Brenciaglia, hanno concluso con delle ultime battute sulla facoltà in questione e sulla professione di avvocato, in particolare evidenziando la sua “bellezza” e il percorso necessario per raggiungerla, di cui, appunto, il Paolo Savi appare un tassello indispensabile.

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