“Dalla materia allo spirito.. la visione dell’ascolto con il gruppo d’arte “Incontriamo il nostro tempo” e Geapolis

VITERBO- “Dalla materia allo spirito.. la visione dell’ascolto”. Si tratta di un progetto promosso dalla sezione di Viterbo dell’U.I.C.I. (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) in collaborazione con il Gruppo d’Arte “Incontriamo il nostro tempo” e Geapolis (Adult learning Opportunities).

Il progetto si è articolato in sei appuntamenti settimanali, nei mesi di novembre e dicembre 2022, che hanno permesso ai partecipanti di familiarizzare con la materia e, attraverso la sperimentazione manipolativa dell’argilla, di instaurare una relazione tra la materia plastica e il proprio mondo interiore-. Luigi Fondi e Riccardo Sanna del gruppo d’arte “Incontriamo il nostro tempo” spiegano: “Una lettura che coinvolge ed avvicina il non vedente ad un universo di considerazioni immaginifiche e introspezioni psicologiche cariche di una valenza fisica soggettiva, persona e unica perché prodotta autonomamente dalle commistioni sensoriali percepite e poi prodotte dal proprio essere corporeo”. Quindi, una ricerca progressiva dello sviluppo dell’espressività tridimensionale, che dopo una prima fase di esercizi di manipolazione e di impasto con la creta, ha portato l’allievo non vedente verso un personale percorso di rappresentazione della realtà tattile percepita. Le prime lezioni e i primi tentativi sono stati caratterizzati da esercizi manipolativi finalizzati all’esecuzione di cilindri e sfere arrotolate paragonabili agli “scarabocchi”, ai “vortici” di segni grafici che tutti noi tracciamo o abbiamo tracciato su una superficie. In tal modo, mediante movimenti manipolativi ritmici, il non vedente ha acquisito al termine del percorso la capacità di costruire, creare (casualmente o no, questo non ha importanza) forme astratte o figure a cui assegnerà significati personali diversi … La sfida é quella di promuovere una buona pratica di educazione degli adulti inclusiva dove saranno gli stessi partecipanti a sperimentare le potenzialità e gli effetti delle nuove tecnologie sulla sensibilità, sulla percezione, sull’immaginazione e nelle relazioni interpersonali a comunicare l’esperienza del bello e dello sviluppo del sentimento estetico come ingrediente essenziale nella relazione con il mondo, con gli altri e con se stessi, oltre ogni ostacolo. L’équipe del progetto è stata composta dai  docenti : Luigi Fondi e Riccardo Sanna con la progettazione e il coordinamento di Vincenza Capati ed Antonella Cesari, segreteria e organizzazione: Patrizia Eufemia Bombara, Teresa Giuliani e Paolo Lollobattista.

 

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