Dalla sclerosi multipla alla vittoria al giro d’Italia in handbike, Monica Borelli entra in “SuperAbile”

MODENA – Dalla sclerosi multipla alla vittoria al giro d’Italia in handbike. La storia della modenese Monica Borelli, atleta dell’ASD Anmil Sport Italia, con la passione anche per il tiro con l’arco, nuova testimonial dell’associazione SuperAbile Viterbo APS.scl

Era il 1987 quando durante un week end sulla neve, insieme alla famiglia, Monica si accorge che qualcosa nelle sue gambe non va. I controlli medici, le visite in ospedale. Verdetto inesorabile: sclerosi multipla. Periodo difficile per la sportiva emiliana, che ha messo a dura prova il suo carattere. Ma si riparte proprio da qui.

“La malattia – dice una dolcisssima Monica Borelli – mi aveva fatto toccare il punto più basso. Ho scelto lo sport per rialzarmi e l’handbike per praticarlo, una disciplina che non solo ti consente di stare all’aria aperta ma che mette tutti sulla stesso livello, normodotati e non”.

“Da quando è saltata fuori la sclerosi non mi sono mai pianta addosso – aggiunge la veterana e motivatrice del gruppo del presidente Pierino Dainese – ed a quanti mi suggerivano di lasciar perdere, perché – secondo loro – non avrei retto la botta con questo sport molto duro, ho risposto sul campo, vincendo anche un Giro d’Italia nel 2011”.

Assistita dal suo compagno, Sandro Valentini, con il quale condivide tattica, studio degli allenamenti, manutenzione della bici, ed ovviamente i successi, la Borelli – dopo una lunga carriera agonistica – ha accettato l’invito di essere la referente del gruppo femminile dell’ASD Anmil Sport Italia.

“Partecipo sempre ai raduni ed alle gare – ricorda Monica –, faccio il tifo per tutti ma è giusto lasciare spazio anche alle nuove leve, tantissime, che si sono aggregate al nostro gruppo. Nel mio nuovo ruolo cerco di essere un aiuto, un sostegno, una motivatrice”.

Anche perché nel frattempo, provando il tiro con l’arco, se ne è innamorata a tal punto da inanellare successi, sfiorardo persino il pass per le paralimpiadi di Rio 2016.

“Mentre l’handbike è uno sport duro, di fatica, di quantità, Il tiro con l’arco – ammette Monica Borelli – è uno sport di testa, di concetrazione, di precisione. Non nascondo che non solo mi piaceva molto ma che i risultati arrivavano. Solo un test medico pre partenza per il Brasile, un problema cardiaco, mi ha impedito di partecipare. L’Associazione SuperAbile Viterbo? Sono lieta di far parte di questo team, mi piace il loro progetto, mi piace la mission e ringrazio Alfredo per avermi contattata”.

“Ringraziamo Monica Borelli per essere entrata a far parte della nostra associazione – puntualizza Alfredo Boldorini -. Monica non solo rappresenta una veterana dello sport paralimpico nazionale, con un passato di successi sia in pista che soprattutto come esempio di vita, ma nella nuova veste mette a frutto la sua esperienza, ponendosi come un punto di riferimento per i giovani, in una veste di vera e propria motivatrice. Ragazza dolcissima, siamo onorati di averla in squadra con noi”.

 

 

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