di MARIELLA ZADRO –
BAGNOREGIO ( Viterbo) – Il giardino della Casa del Vento, sita in Bagnoregio Corso Giuseppe Mazzini, nell’ambito del progetto “Civita Luogo del Pensare”, ieri martedì 30 agosto, ha ospitato il prof.Umberto Galimberti, per una conferenza sulle emozioni.
Un progetto nato per accogliere artisti, scrittori, giornalisti e musicisti, momenti d’incontro per costruire un futuro ricco di nuovi immaginari.
Il professore, in modalità quasi confidenziale, partendo dal concetto dell’emozione come una reazione affettiva, forte, immediata di brevissima durata, ha articolato la conversazione parlando di diverse emozioni, in particolare della paura, gelosia, stupore ed empatia.
Tutte emozioni che stanno coinvolgendo non solo il mondo giovanile, ma anche quello adulto.
Nella seconda parte dell’incontro, ha affrontato il tema della tecnologia, in particolare l’uso del computer e del cellulare:
“L’informatica ha creato un’apatia interiore, ha creato una distanza, non creata dal virus, quella poteva essere dai virologi, questa è una distanza perché ti relazioni con un computer; c’è una regressione del linguaggio, perché ti esprimi con il cellulare, con delle faccine per esprimere emozioni, esiste una dipendenza da cellulare. Non tollerano più la distanza, se non arriva subito la risposta, si va in ansia. Voglio controllare tutto: dove sei? Cosa fai? Con chi sei? ecc.
Dobbiamo chiederci (rivolgendosi sia ai genitori che agli insegnanti) come vivono i giovani? Come si modificano le loro emozioni e soprattutto, vedere cosa rimane dentro di loro, senza un vissuto naturale “
Conclude ricordando che:
“Educare vuol dire condurre qualcuno all’evoluzione, dall’impulso all’emozione, dall’emozione al sentimento e rivolge un invito a tutto il pubblico presente di utilizzare e valorizzare sempre la “parola” senza sostituirla ad altro”.
