di DANIELE PIETRUCCI-
Cari lettori di TusciaTimes ben ritrovati in questa mia rubrica. Ovviamente il titolo è un gioco: non è mia intenzione invadere le vostre case con un format televisivo dedicato alle diete, a mia percezione c’è già troppa invasione di cattivo gusto nei palinsesti non solo nazionali. Semplicemente, riordinando i miei appunti per approfondire l’argomento da trattare in questo articolo, ho ritrovato delle brevi note su diete – ovviamente fai da te – che mi avevano particolarmente colpito tempo addietro e che vi ripropongo con la raccomandazione di farci sopra esclusivamente una risata e di rivolgervi sempre ad un professionista, se avete intenzione di rivedere il vostro peso.
Tutte le diete qui di seguito elencato sono state segnalate dalla British Dietetic Association (BDA) come le peggiori in assoluto, inutili se non dannose. Tutte non hanno nulla di valenza scientifica.
Iniziamo con una dieta diventata purtroppo celebre perché praticata da alcuni “particolari” personaggi pubblici, mi riferisco alla “urinoterapia” che, come dice il nome, consiste nel bere la propria urina per scopi terapeutici. Addirittura c’è chi ha provato a sostenere che la componente di urea dell’urina potesse avere un effetto anti-cancro. La scienza ha decretato che la terapia dell’urina non presenta nessuna evidenza scientifica su possibili scopi terapeutici e non è stata stabilita la sua sicurezza. Il suo uso come terapia anti-cancro non è sostenuto da nessun studio scientifico.
Altra assurdità la “paleo dieta”, una dieta che prevede l’uso di quei cibi che erano a disposizione dell’uomo di Neanderthal in epoca preistorica, precisamente nel Paleolitico. Dobbiamo quindi eliminare tutto quello che è venuto dopo, come i prodotti lattiero-caseari, i cereali, lo zucchero, i legumi, gli oli ‘trasformati’, il sale, l’alcool e il caffè, ma anche quello che non c’era più, come i dinosauri. Cosa ci rimane? Molti vegetali, ma da consumare in maggior parte crudi, poi bruchi, vermi, lumache, i resti della caccia degli altri animali, sempre se si vuole mantenere dritta la barra sul periodo. Scherzi a parte, una dieta con meno alimenti trasformati, meno zucchero e meno sale sarebbe in realtà un’ottima dieta. Togliere però i vari gruppi alimentari sopra indicati, senza ragione medica, non ha senso. Ad esempio, tagliando fuori completamente i latticini dalla dieta, senza attente sostituzioni, si potrebbe compromettere la salute delle ossa a causa di una mancanza di calcio. Risulta quindi un modo infallibile per sviluppare carenze nutrizionali, che possono compromettere la salute e il rapporto con il cibo.
Concludiamo questo articolo dedicato alle diete impossibili con la “dieta senza zuccheri”, retaggio di una sbagliata credenza che ritiene basti escludere qualsiasi tipo di zucchero dal proprio regime alimentare per riacquistare una perfetta forma fisica. Niente di più sbagliato.
La dieta senza zuccheri non si limita soltanto ad eliminare gli zuccheri semplici dalla dieta. Alcune versioni di questa dieta oltre a privare il nostro organismo totalmente dei carboidrati, eliminano anche tutto lo zucchero, quindi verdure, frutta, latticini e frutta secca. E’ evidente che non possa essere una dieta sana ed equilibrata. Alla base è infatti presente un’enorme contraddizione: alcuni di questi cibi vengono sostituiti con agave, zucchero di palma o miele, che sono in realtà zuccheri in un’altra forma.
In conclusione, non esistono mai terapie miracolose, come non esistono drastiche privazioni di questo o di quello, alla base di tutto c’è sempre uno studio della persona, delle sue condizioni fisiche, delle sue abitudini alimentari e della ampia casistica medico-scientifica che deve guidare ogni nostro passo. Come vado ripetendo ogni volta, rivolgetevi con fiducia allo specialista, anche perché è difficile che al supermercato riescano a confezionare le bistecche di brontosauro. Al prossimo mese con nuove diete da incubo.
Daniele Pietrucci
Biologo Nutrizionista, specializzato in Biochimica Clinica. Responsabile del Centro Nutrizionale TAOS a Tuscania e del Centro Nutrizionale Viterbese nel capoluogo.