Daniele Pietrucci, biologo nutrizionista, uno stile di vita più sano per combattere l’insonnia

di DANIELE PIETRUCCI-

VITERBO- Cari lettori di TusciaTimes, Buon Anno a tutti e ben ritrovati in questa rubrica di suggerimenti per migliorare il nostro stato di salute complessivo. In questo primo articolo del 2021 vorrei affrontare, assieme a tutti voi, un problema che spesso imputiamo ad altre cause. E’ fastidioso e stressante, ma può essere superato veramente con poco sforzo da parte nostra. Mi riferisco al disturbo del nostro riposo, a quel necessario e fisiologico periodo di sonno che non può mai essere inferiore alle 6/8 ore, se vogliamo ricaricarci a sufficienza, per affrontare al meglio la giornata che ci attende.
Sia che siate giovanissimi studenti, sia che siate già adulti, prendervi cura del vostro riposo è comunque fondamentale. Scopriamo quindi assieme come affrontare e come eliminare dalle nostri notti l’insonnia, semplicemente variando il nostro stile di vita, un vero baluardo contro molti dei “mali” della vita contemporanea che nemmeno immaginiamo possano circondarci.

La prima cosa da fare, se vogliamo veramente vincere la battaglia contro l’insonnia e liberandoci dalla schiavitù dei farmaci, è quella di cambiare lo stile di vita, regolarizzando i ritmi del riposo e dell’alimentazione, aumentando l’esercizio fisico ed evitando cibi e bevande che notoriamente disturbano il riposo, quali caffè, tè e cibi allergizzanti per l’individuo.

Viceversa il consumo di una moderata quantità di carboidrati prima di dormire, aumenta significativamente un neurotrasmettitore, la serotonina, che riduce l’ansia e promuove il sonno sereno. Nei casi più complessi è utile ricorrere ad alcuni rimedi naturali ad azione più profonda. Vediamo meglio quali.

La melatonina è un ormone ancestrale-cerebrale, particolarmente indicato negli anziani e nelle persone con gravi turbe nervose, ovvero quando i ritmi biologici sono completamente sovvertiti.
Un’azione simile a quella della melatonina è svolta dalla vitamina B12, da usare in soggetti con turbe del ritmo sonno-veglia.
E’ interessante anche l’utilizzo del 5-idrossitriptofano, precursore della serotonina, da assumere sempre prima di coricarsi. Ma andiamo ancora avanti.

Una valida e scientificamente provata alternativa naturale ai farmaci è rappresentata dalla triade composta da valeriana, melissa e lavanda, a cui vanno aggiunti, nel caso di un riposo notturno disturbato da una sorta di inquietudine degli arti inferiori, anche acido folico, vitamina E e magnesio.

Come vedete non si tratta di nulla di così difficile da applicare alla nostra vita, in fin dei conti sono rinunce (mi riferisco a tè, caffè) che possono essere prese in progressione, senza distacchi troppo dolorosi, inizialmente riducendo solamente le quantità. Per i cibi allergizzanti è invece  fondamentale verificare scientificamente quali essi siano e in quali quantità risultino nocivi per il nostro riposo.

In conclusione, ma oramai mi sembra quasi inutile, ricordarvi che per calibrare la corretta alimentazione e integrazione per l’insonnia è sempre fondamentale affidarsi ad un professionista: il fai da te, come in ogni altro aspetto della nostra salute, non solo non è minimamente utile, ma può sicuramente peggiorare la situazione. Assieme a tutto il mio staff ancora una volta vi auguro Buon Anno e vi ringrazio della vostra attenzione.

Daniele Pietrucci
Biologo Nutrizionista, specializzato in Biochimica Clinica. Responsabile del Centro Nutrizionale TAOS a Tuscania e del Centro Nutrizionale Viterbese nel capoluogo.

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