Decreti e Fase 2: le aspettative per la disabilità

ROMA- “Quali sono state le reazioni da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie dopo la conferenza stampa di ieri sera del Presidente del Consiglio dei Ministri?”È la domanda ricorrente da parte di vari giornalisti che stanno contattando in queste ore la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.

“C’è una forte aspettativa da parte delle famiglie e delle persone, sentimento che talora ingenera equivoci.” Commenta Vincenzo Falabella, Presidente della FISH, a poche ore dalle dichiarazioni pubbliche del professor Conte. “Alle numerose richieste pervenute ai nostri sportelli e alle nostre associazioni federate rispondiamo che questo DPCM non contiene ancora quelle misure a sostegno delle famiglie che pure il Presidente del Consiglio ha preannunciato ieri sera. Il primo atto in cui ci si può attendere un’azione decisa a sostegno delle famiglie è notoriamente il decreto legge che il Consiglio dei Ministri con tutta probabilità approverà prima della fine del mese.”

Congedi, permessi, bonus e sostegni per i mesi a venire saranno quindi definiti nell’atteso decreto legge. “In realtà FISH non si aspetta solo qualche giorno di permesso o semplici formule di flessibilità lavorativa, pur essenziali alle famiglie e ai lavoratori con disabilità. Su questi aspetti ci si attende chiarezza e velocità di applicazione e che non si ripeta la vergogna della mancata applicazione dell’articolo 26 del decreto ‘Cura Italia’, quello che avrebbe consentito ai lavoratori con grave disabilità o con rischi immunitari di astenersi dal lavoro fino a fine aprile. È rimasto e rimarrà lettera morta, anche dopo l’improbabile emendamento in fase di conversione in legge, generando aspettative totalmente disattese e umiliando i lavoratori con disabilità.”

“FISH – prosegue Falabella – ha chiesto ed aspetta un intervento articolato, solido e strutturale a sostegno della emergenza che tanti nuclei con persone con disabilità, tante persone con disabilità, tanti caregiver familiari stanno attendendo e non hanno avuto fino a questo momento. Abbiamo chiesto non solo servizi ma anche, vista la straordinarietà della situazione, indispensabili sostegni di natura economica ad iniziare dall’innalzamento delle pensioni e degli assegni per invalidità civile a 600 euro. Ci auguriamo di poterne trovare traccia scritta nel prossimo decreto legge.”

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE